Twitch cancella i video musicali protetti da copyright

Twitch, piattaforma di proprietà di Amazon, ha deciso di adottare il pugno duro con le clip che violano i diritti d’autore: l’annuncio su Twitter
Twitch cancella i video musicali protetti da copyright
Twitch, piattaforma di proprietà di Amazon, ha deciso di adottare il pugno duro con le clip che violano i diritti d’autore: l’annuncio su Twitter

Twitch, piattaforma di streaming lanciata da Amazon, ha deciso di essere intransigente con i brevi video musicali che violino i diritti d’autore. Con un annuncio via Twitter, l’azienda ha annunciato infatti di aver avviato la scansione delle clip per individuare e cancellare quelle caricate in barba ai copyright. Nello specifico, Twitch comunica l’estensione dell’utilizzo di Audible Magic “per identificare le clip esistenti che potrebbero contenere musica protetta da copyright ed eliminarle senza penalità”.

Twitch: strike a pioggia per gli utenti

La piattaforma sta inviando degli strike, ovvero degli avvisi, agli utenti che hanno caricato in passato brevi filmati  che violano i copyright, ma presto l’attenzione passerà dai video più datati a quelli caricati di recente. Nel caso in cui un utente riceva tre strike, scatterà il ban.

Insomma, si tratta di un passo avanti notevole nella lotta ai contenuti pirata, anche se Twitch è sempre stata sensibile da questo punto di vista, utilizzando strumenti in grado di controllare gli stream bloccando i contenuti protetti, ma lasciando passare indenni le clip musicali, ovvero le porzioni di video che gli utenti tagliano ad arte per salvarle sulla piattaforma. Insomma, per diversi anni questo tipo di contenuti sono stati per certi versi “tollerati” probabilmente per via della grande mole di file incontrollabili, ma ora evidentemente la pulizia non è più rimandabile.

Niente appello, cosa possono fare gli utenti

Ci penserà Audible Magic, programma che collabora da tempo con Twitch, a ripulire la piattaforma anche se gli streamer lamentano in questa fase una mancanza di chiarezza. Non c’è, ad esempio, uno strumento per appellarsi dopo la cancellazione di un contenuto e la ricezione di uno strike. Al momento, l’unico modo per evitare sanzioni, dunque, è quello di passare al setaccio i propri contenuti e cancellare quelli che sono stati caricati in violazione dei diritti d’autore.

 

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