ByteDance ha rifiutato ufficialmente l’offerta di Microsoft per l’acquisto di TikTok, dopo che la nota app cinese è stata costretta a essere venduta per evitare il ban richiesto da Trump negli Stati Uniti. La società sembra aver quasi raggiunto un accordo con Oracle, l’unica azienda americana rimanente nella guerra delle offerte.
In una dichiarazione, Microsoft avrebbe così affermato:
Siamo sicuri che la nostra proposta sarebbe stata positiva per gli utenti di TikTok e avrebbe allo stesso tempo protetto gli interessi della sicurezza nazionale. Avremmo apportato modifiche significative per garantire che il servizio soddisfacesse i più alti standard di sicurezza e privacy.
L’azienda di Redmond non ha però specificato quali modifiche aveva previsto per il servizio. Secondo quanto riportato dal China Morning Post, ByteDance non era disposta a vendere il suo efficace algoritmo a un offerente statunitense. Per far sì che gli utenti rimanessero fedeli al servizio, un acquirente americano avrebbe dovuto riscrivere il codice tanto essenziale per il successo dell’app. Eppure, sembrerebbe ci sia ancora Oracle in gioco, ma le condizioni potrebbero essere diverse.
L’annuncio di Microsoft arriva un paio di giorni prima del 15 settembre, scadenza fissata dal presidente Donald Trump. Stando al Wall Street Journal, “Oracle è destinato a essere annunciato come ‘partner tecnologico di fiducia’ di TikTok negli Stati Uniti, e probabilmente l’accordo non sarà una vendita a titolo definitivo”. A questo punto non resta che attendere la conferma da parte di ByteDance. Microsoft aveva confermato all’inizio di agosto che avrebbe valutato l’acquisto di TikTok, in seguito all’ordinanza emessa dal presidente degli USA.