Dopo il successo ottenuto su PlayStation 4 e Xbox One, Devil May Cry 5 arriva finalmente anche sulle console di nuova generazione. E lo fa in un’edizione speciale che offre la possibilità di giocare nei panni di Virgil, il fratello gemello di Dante, di cimentarsi in una nuova modalità Turbo che velocizza l’azione, e con un nuovo livello di difficoltà elevato chiamato Il Mitico Cavaliere Oscuro. Il tutto sfruttando la potenza dell’hardware delle nuove piattaforme da gioco, nello specifico di PlayStation 5, la nostra console di prova.
Devil May Cry 5, a caccia di demoni
La storia di questo quinti episodio regolare della serie è ambientata diversi anni dopo gli eventi di Devil May Cry 4 e dallo scontro con l’Ordine della Spada. Di fatto segna la fine della storyline dei figli di Sparda.
Un misterioso giovane di nome V assume Dante per eliminare un demone, mentre qualcosa di molto strano sta accadendo a Red Grave City. Nella cittadina americana un gigantesco albero sbucato all’improvviso dalle profondità della terra sta mietendo centinaia di vittime innocenti, succhiandone il sangue con le sue radici”.
Parte così un’avventura caratterizzata dalla tradizionale giocabilità da hack’n slash, con un’azione frenetica in grado di disegnare sullo schermo delle sequenze mozzafiato, intervallate da sessioni platform e da missioni secondarie all’interno di scenari più ampi rispetto al passato, con tanto di aree nascoste e percorsi alternativi. Ed è lì che il giocatore è atteso da creature di ogni risma, che lo terranno impegnato in boss fight caratterizzate da un livello di difficoltà crescente, frutto di un’intelligenza artificiale dei nemici evoluta e capace di adeguarsi agli stili di combattimento dell’utente.
Cosa ci ha convinto
Oltre al comparto grafico migliorato, bella la possibilità di utilizzare più personaggi, ciascuno dotato di mosse e specialità uniche che variano la giocabilità e l’approccio alle battaglie, che grazie alla potenza di PlayStation 5 risultano più fluide e veloci. Sull’Ammiraglia Sony, Devil May Cry 5 Special Edition permette infatti di giocare a una risoluzione 4K nativa a 60fps, o in 1080p e 120fps. La modalità Turbo, che accelera la a velocità di gioco del 20% in più, mettendo a dura prova i riflessi, e la possibilità di aumentare ulteriormente la difficoltà, alzano il livello di sfida per la gioia dei fan più duri.
Cosa non ci ha convinto
Per ottenere certi risultati in termini di stabilità del framerate occorre disattivare il ray tracing. In caso contrario, la funzionalità, che viene riprodotta tramite upscaling, pesa un po’ sulla fluidità generale nelle fasi più caotiche, con i 60fps che faticano a restare stabili. Il personaggio di Virgil è affascinante come sempre ed è un piacere poterlo utilizzare con tutte le sue armi e mosse: il problema è che la sua presenza appare quasi forzata. Il gemello di Dante, infatti, non ha una storia e interazioni, quindi il suo percorso consiste in una serie di combattimenti in sequenza da un punto A a un punto B.