Airbnb e PayPal prendono le distanze dai "trumpiani"

I colossi americani delle nuove tecnologie continuano a prendere le distanze dai simpatizzanti di Trump e dagli estremisti di destra
Airbnb e PayPal prendono le distanze dai
I colossi americani delle nuove tecnologie continuano a prendere le distanze dai simpatizzanti di Trump e dagli estremisti di destra

I colossi americani delle nuove tecnologie continuano a prendere ufficialmente le distanze da Donald Trump e i suoi scalmanati fan. Dopo i provvedimenti dei giorni scorsi, Twitter nelle ultime ore si è spinto oltre arrivando a chiudere addirittura 70mila account legati legati alla teoria cospirazionista di QAnon, ma anche Airbnb e PayPal hanno deciso di prendere le distanze nettamente dalla estrema destra americana. È la naturale conseguenza dell’assalto al Congresso  USA da parte dei militanti trumpiani, un evento che ha sconvolto le istituzioni ma anche la società americana in generale.

Airbnb: addio prenotazioni degli estremisti di destra

Dopo quanto accaduto a Capitol Hill, mentre l’FBI continua nelle indagini, alcuni colossi delle nuove tecnologie hanno disposto provvedimenti limitativi nei confronti di esponenti e militanti di estrema destra. Gli ultimi in ordine di tempo sono Airbnb e PayPal. Il portale che mette in contatto le persone alla ricerca di un alloggio, ha annunciato la cancellazione delle prenotazioni riconducibili a violenti, terroristi e partecipanti alla sommossa avvenuta a Washington DC, in vista della cerimonia di insediamento del nuovo presidente Joe Biden. “Airbnb – fa sapere la società – condanna fermamente l’attacco della scorsa settimana al Campidoglio degli Stati Uniti e gli sforzi per minare il nostro processo democratico. Continueremo a sostenere le nostre politiche comunitarie vietandola ai gruppi di odio e violenza quando veniamo a conoscenza di tali appartenenze”.

Paypal blocca crowdfunding e conti dei violenti

Contestualmente, Paypal ha bloccato il crowdfunding promosso da un sito Internet, GiveSendGo, che tra le altre cose ha contribuito a raccogliere fondi per alcuni gruppi che hanno partecipato all’assalto del Congresso Usa. La piattaforma di pagamenti digitali ha confermato anche all’agenzia Reuters l’indiscrezione circolata nei giorni scorsi, ovvero quella di aver chiuso il conto di Ali Alexander, uno degli organizzatori della manifestazione violenta di Capitol Hill. Ormai è una vera e propria stretta contro chi ha messo a rischio le istituzioni democratiche a stelle e strisce.

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