Cashback di Natale: i rimborsi slittano a Pasqua?

Per una serie di imprevisti tecnici, il rimborso dei soldi maturati con il Cashback di Natale potrebbe avvenire dopo i tempi attualmente fissati
Cashback di Natale: i rimborsi slittano a Pasqua?
Per una serie di imprevisti tecnici, il rimborso dei soldi maturati con il Cashback di Natale potrebbe avvenire dopo i tempi attualmente fissati

I rimborsi per il cashback di Natale sono attualmente previsti entro l’1 marzo del 2021, ma i tempi potrebbero dilatarsi. Secondo quanto trapela da fonti governative, infatti, ci sarebbero degli imprevisti tecnici che condizioneranno le operazioni di rimborso. In primis, c’è un problema con il circuito Bancomat, che ha annunciato in questi giorni ha ammesso alcune transazioni valide non siano state conteggiate agli utenti, ragion per cui c’è la necessità di effettuare un nuovo conteggio che allungherà i tempi del rimborso finale.

Cashback di Natale: l’ammissione di Bancomat

Il cashback è una delle misure disposte dal governo Conte bis per sostenere i consumi durante la pandemia e al contempo promuovere i pagamenti digitali al posto del contante, ma a quanto pare la fase preliminare di dicembre ha avuto un percorso tortuoso. Nei primi giorni del cashback natalizio si sono verificati intoppi con l’app IO e SPID, ma non sono state le uniche problematiche. Molti utenti hanno segnalato che alcuni pagamenti non sono stati conteggiati per via di alcuni accordi non andati subito a buon fine con determinati circuiti. Con una nota ufficiale, Bancomat Spa conferma che nei giorni 18 e 29 dicembre, alcune transazioni passate sul circuito PagoBancomat non sono state regolarmente acquisite.

Perché i rimborsi possono slittare ad Aprile

Il 10 gennaio c’è stato un primo ricalcolo, ma a quanto pare potrebbe esserci un altro assestamento per gli utenti che hanno effettuato transazioni in quei due giorni specifici. In sostanza, chi ha già raggiunto la soglia e accumulato un importo, potrebbe veder la cifra salire, mentre a chi mancavano proprio le operazioni effettuate in quei giorni per raggiungere la soglia minima, potranno accedere al rimborso. Nel caso in cui a qualcuno dovessero mancare transazioni anche dopo questo ricalcolo, sarà possibile sporgere reclamo, ma i tempi per i rimborsi si dilaterebbero ulteriormente. La Consap, che gestisce i versamenti, accetterà infatti i reclami a partire da marzo e ci vorranno poi 30 giorni per esaminarli. Insomma, se ne parlerebbe a Pasqua per riavere i soldi.

Drizza le antenne Adiconsum, l’associazione dei consumatori che vuole avviare un confronto con PagoPA e Consap. L’obiettivo è quello di fare chiarezza e di fornire al contempo ai cittadini il modulo per i reclami.

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