L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha diffuso i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, relativo all’anno appena trascorso. Particolarmente interessante il rapporto su Internet, servizi e modalità di accesso alla Rete: da questo punto di vista, il documento evidenzia come nel 2020 ci sia stato un forte incremento della diffusione e dell’uso della banda larga mobile in Italia. Nei primi 9 mesi del 2020, infatti, oltre il 70% delle linee human ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario mensile stimabile in circa 9,2 GB/mese, in crescita del 48% rispetto a settembre 2019.
In calo, invece, le linee in rame: a fine settembre 2020, nella rete fissa, gli accessi complessivi si sono ridotti di circa 130 mila unità rispetto al trimestre precedente, e di 390 mila unità rispetto a settembre 2019. L’Osservatorio evidenzia anche significativi cambiamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: infatti, se nel settembre 2016 oltre l’85% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi a meno del 40% (con una flessione di 9,6 milioni di linee).
Agcom: le nuove tecnologie e il mobile
Allo stesso tempo sono sensibilmente aumentati gli accessi tramite tecnologie qualitativamente superiori, in particolare quelle FTTC (+7,06 milioni di unità), FTTH (+1,16 milioni) e FWA (+ 610 mila). Tale dinamica si riflette in un aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessioni commercializzate: infatti, le linee con prestazioni superiori ai 30 Mbit/s, in quattro anni sono passate da meno del 12,7% al 64,4% del totale delle linee broadband e ultrabroadband.
Il quadro competitivo vede Tim quale maggiore operatore con il 42,1%, seguito da Vodafone (16,7%), Fastweb (15,1%) e da Wind Tre (14,0%).
Nel segmento della rete mobile, Agcom riporta come le sim complessive (104,1 milioni a settembre 2020) risultano in flessione su base annua di circa 220 mila unità; le sim M2M sono cresciute di 2,8 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di tre milioni di unità.
Vodafone risulta market leader (29,1%), seguita da Tim (29,0%) e Wind Tre (26,1%), mentre Iliad rappresenta il 6,6% del mercato. Considerando il solo segmento delle sim “human”, ovvero escludendo le M2M, Iliad raggiunge l’8,8%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,5 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 28,2%, seguito da Tim (26,5%).