Secondo indiscrezioni riportate da The Information, digital media company di solito molto informata su questioni interne alle principali aziende hi-tech, Facebook starebbe sviluppando un orologio intelligente ispirato ad Apple Watch, che si concentrerà sulle funzionalità di messaggistica e salute.
I possessori di questo device, che dovrebbe funzionare con una connessione smartphone, potranno inoltre inviare messaggi attraverso i servizi forniti dallo stesso Facebook, come Messenger e WhatsApp. Dovrebbero inoltre essere incluse funzionalità per monitorare la salute, gli allenamenti con gli amici o comunicare con gli allenatori.
L’orologio dovrebbe poi essere in grado di connettersi ai servizi forniti da società di salute e fitness come Peloton, e addirittura perfino di eseguire una versione del software Android di Google.
Il clone di Apple Watch?
Facebook punta di iniziare a vendere il suo smartwatch il prossimo anno, per poi lanciarne una seconda generazione per il 2023. Le indiscrezioni dicono però che lo sviluppo è ancora in una fase embrionale, pertanto le stime di rilascio appaiono un po’ troppo ottimistiche.
Tuttavia sembra che l’azienda di Mark Zuckerberg creda fortemente in questo progetto, al punto da avere pronta già una primordiale strategia di commercializzazione, ovverosia quella di vendere l’orologio ad un prezzo inferiore rispetto a quello della concorrenza.
Forse un po’ poco per poter competere con i dispositivi di Cupertino, che a oggi può contare su una base installata di più di 100 milioni di Apple Watch utilizzati da altrettanti individui nel mondo, ma ovviamente ci sarà tempo per pianificare eventuali e opportune campagne promozionali sul prodotto (se verrà realizzato).
Il Facebook Smartwatch dimostra comunque ancora una volta la volontà dell’azienda di espandersi sempre di più anche in nuove forme, oltre a quelle legate alla comunicazione. In tal senso, lo ricordiamo, proprio in questi giorni il New York Times ha riportato delle voci di corridoio, secondo le quali Facebook starebbe lavorando a “un altro clone”, questa volta di un social, ovverosia Clubhouse.