Dopo Australia, Francia e altri Paesi internazionali, Google ha firmato nuovi accordi di licenza anche con una serie di editori italiani, sia nazionali che locali, tra cui RCS Media Group, Sole 24Ore, Gruppo Monrif, Caltagirone Editore, Il Fatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Ciaopeople, Edinet, Gruppo Corriere, Citynews e Varese web.
L’accordo, su scala nazionale ma su base individuale, definisce il quadro entro il quale la società di Mountain View dovrà remunerare gli editori aderenti a Google News Showcase, un programma di licenze pensato per potenziare il servizio di Google News e Discover, e che porta benefici anche ai lettori, in grado così di poter visualizzare contenuti teoricamente di qualità più facilmente tramite i motori di ricerca.
Gli accordi – si legge in una nota di Google – tengono in considerazione i diritti previsti dall’Articolo 15 della Direttiva Europea sul Copyright che impone alle società tecnologiche di pagare gli editori una remunerazione per mostrare estratti da “pubblicazioni di carattere giornalistico”, eccetto che si tratti di “utilizzo di singole parole o di estratti molto brevi di pubblicazioni di carattere giornalistico”.
Cos’è News Showcase di Google
“News Showcase permetterà agli editori di rafforzare la propria relazione con i lettori, sviluppare nuovi modelli per la monetizzazione dei contenuti e trarre beneficio dall’aumento di traffico verso il proprio sito. Sarà disponibile in Italia nei prossimi mesi”, si legge in una nota di Google.
Questi nuovi accordi rappresentano un importante passo avanti e confermano l’impegno di Google verso gli editori italiani. I nostri editori partner avranno accesso a nuove opportunità per valorizzare i propri contenuti e per aumentarne la profittabilità”.
A dirlo è Fabio Vaccarono, Vice President di Google e Managing Director di Google Italy, che ha anche spiegato come la sua azienda sia “felice di contribuire allo sviluppo dell’ecosistema digitale per il mondo degli editori e di rafforzare il nostro impegno verso il giornalismo di qualità”.