Instagram, come tutti gli altri social network, espone purtroppo gli utenti a messaggi offensivi, haters e compagnia. Insulti e minacce spesso compaiono sotto i post e le storie, ma sono veicolati anche attraverso di DM, ovvero i messaggi diretti che su Instagram espongono anche i più giovani a problematiche relative ai messaggi offensivi. A tal proposito, il social network di proprietà di Facebook ha pensato ad una nuova tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per filtrare le offese.
DM offensivi: i precedenti Vip
Di recente, ci sono stati anche casi eclatanti di Vip che hanno subito numerosi messaggi offensivi attraverso Instagram, come ad esempio il calciatore del Manchester United, Marcus Rashford, o anche quello del Crotone, Simy. In Inghilterra il caso Rashford ha ricevuto un’importante enfasi mediatica, tanto da convincere Instagram a venire allo scoperto pubblicamente. L’azienda allora a ammesso che effettivamente sia più difficile filtrare i messaggi privati rispetto ai commenti sotto i post.
Instagram: le tre soluzioni contro i messaggi diretti insultanti
Da qui la piccola rivoluzione attraverso tre soluzioni. Innanzitutto un nuovo strumento che una volta attivato filtrerà le richieste di DM che al loro interno contengano parole, intere frasi o emoji offensivi. La decisione è stata presa perché la maggior parte degli insulti e delle minacce sono contenuti nelle richieste di messaggi privati. Il filtro funzionerà come quello introdotto per i commenti sotto i post circa 4 anni fa. Il nuovo strumento potrà essere attivato o disattivato a discrezione dell’utente tra le Impostazioni tramite la voce Parole nascoste.
La seconda novità è rappresentata dal blocco automatico dei nuovi account: dopo aver bloccato un account molesto, l’utente potrà prevenire di essere contattato dallo stesso utente con un altro account. La terza innovazione è rappresentata dal filtro anche delle parole sbagliate. Insomma, le offese saranno filtrate sia per le parole correttamente scritte, sia per le offese scritte deliberatamente o accidentalmente in maniera sbagliata.