C’è una nuova quanto misteriosa società che ultimamente sta facendo molto parlare di sé nella Silicon Valley. Si tratta della Altos Labs, un’azienda tecnologica di riprogrammazione biologica che sta ottenendo importanti finanziamenti dai cosiddetti super ricchi. Secondo il MIT Technology Review, la società starebbe attirando grandi investitori, tra i quali il CEO di Amazon Jeff Bezos e il miliardario russo-israeliano Yuri Milner. Non solo: Altos Labs starebbe facendo altrettanto con alcuni dei migliori scienziati del mondo, attratti da grossi stipendi e dalla promessa di avere campo libero sulla loro ricerca anti-invecchiamento.
Alla ricerca dell’immortalità: non solo Jeff Bezos
Juan Carlos Izpisúa Belmonte, biologo del Salk Institute di La Jolla, in California, famoso per aver iniziato una ricerca sulla creazione di una chimera umana/suina, e Shinya Yamanaka, uno scienziato e vincitore del premio Nobel per la sua ricerca sull’inversione dell’invecchiamento nelle cellule, sono solo gli ultimi studiosi di fama ad essere entrati nello staff dell’azienda tecnologica. La riprogrammazione è una procedura di biologia molecolare che comporta un intervento specifico sul programma biologico di base che è il DNA. Tale intervento consiste nel riportare il nucleo di cellule somatiche differenziate a una condizione indifferenziata, senza intaccarne le funzionalità.
La riprogrammazione biologica è un metodo per ringiovanire le cellule che potrebbe essere la chiave dell’immortalità. Per questo progetti come quello di Altos Labs attirano, soprattutto i super ricchi.
Qualsiasi essere umano aspira a vivere il più a lungo possibile, e molti farebbero di tutto per riuscirci. Ma è chi gode di un certo benessere economico ad avere più possibilità di avere accesso a eventuali quanto al momento fantascientifiche tecnologie legate al tema. Mark Zuckerberg ha investito qualcosa come tre miliardi di dollari in dieci anni in una startup biomedica, Larry Ellison, co-fondatore di Oracle, ha speso 430 milioni per ricerche anti-invecchiamento, mentre Dmitry Itskov, co-fondatore della media company New Media Stars, diversi milioni di euro, in questo caso però per progettare una sorta di suo doppione robotico dove trasferire un giorno la propria mente e la coscienza individuale.
Tornando ad Altos Labs, “l’obiettivo è comprendere come avviene il ringiovanimento”, ha affermato Manuel Serrano, ricercatore precedentemente presso l’Istituto di ricerca in Biomedicina in Spagna. Come altri suoi colleghi, anche lui è stato attratto dai dollari di Altos dopo che gli ha offerto da cinque a dieci volte più di quello che guadagnava in terra iberica. “Direi che l’idea di avere entrate in futuro c’è, ma non è l’obiettivo immediato. La ricerca scientifica più avanzata e ipertecnologica richiede finanziamenti cospicui, e qui li abbiamo”.