WhatsApp sta sviluppando una nuova funzione per tutti coloro che hanno bisogno di maggiore privacy sulla piattaforma. Secondo infatti quanto riportato dai colleghi di WABetainfo, l’opzione per la visibilità dell’Ultimo accesso di un utente, riportato sotto il nome del contatto nella chat, dovrebbe arricchirsi presto di una quarta possibilità di scelta. Allo stato attuale l’applicazione offre infatti l’opzione di rendere visibile questo dato a “Tutti”, “Ai miei contatti” o a “Nessuno”. Ma gli sviluppatori di WhatsApp puntano a implementarne una quarta, ovverosia “Ai miei contatti ad eccezione di…”.
WhatsApp, più controllo sulla propria privacy
Grazie a questa nuova funzionalità ciascun utente potrà selezionare una o più persone specifiche per impedire loro di sapere quando è stato il suo ultimo accesso all’applicazione, piuttosto che essere costretti a farlo con tutti, anche con chi si vuole invece condividere l’informazione. La nuova caratteristica al momento è in sviluppo per la versione iOS di WhatsApp, ma ovviamente è attesa anche su Android, secondo tempistiche che verranno definite più avanti. Nel frattempo WhatsApp continua a lavorare a 360 gradi: presto sbarcherà anche su iPad e tra le nuove caratteristiche introdurrà novità per i messaggi audio e scritti.
Presto dovrebbero infatti essere implementate le reazioni ai messaggi e la visualizzazione delle onde sonore durante la registrazione di quelli audio.
Previsto anche un tasto che permette di interromperla per un veloce riascolto, così da poterla eventualmente eliminare, in caso di errori, già prima di spedirla al destinatario col tasto invio. Si tratta di una funzione già disponibile in passato, ma di “scomodo” utilizzo: adesso, invece, dovrebbe risultare per tutti immediata e intuitiva. Per non parlare della comoda opzione integrata a metà agosto scorso, ovverosia quella che rende possibile attivare la migrazione delle chat da iOS a Android (in futuro sarà possibile anche viceversa). Una funzione particolarmente comoda e utile, che consente agli utenti di non doversi rivolgere ad app di terze parti col rischio magari di essere bannati dal servizio.