Twitter prepara le etichette per gli account bot "buoni"

Per risolvere il problema dei bot automatici che diffondono false info, Twitter vuole assegnare un'etichetta distintiva a quelli affidabili.
Twitter prepara le etichette per gli account bot
Per risolvere il problema dei bot automatici che diffondono false info, Twitter vuole assegnare un'etichetta distintiva a quelli affidabili.

Per risolvere il problema dei bot automatici e rendere più trasparenti le conversazioni online che arrivano da profili di aziende, o da utenti che pubblicano notizie d’interesse comune, Twitter sta approntando una nuova strategia che prevede di assegnare a quelli considerati “affidabili” un’etichetta distintiva, visibile sotto il nome, come per i profili verificati. La nuova funzionalità, attiva per adesso solo per un numero limitato di utenti scelti negli USA, è stata concepita anche per distinguere i bot dagli account gestiti da umani, oltre che per accrescere di conseguenza il livello di conoscenza delle persone sulle tipologie di profili che possono trovarsi davanti.

Twitter, nuova politica sui bot

I bot sono un tipo di software in grado di agire in maniera autonoma o coordinata (nel caso formino una rete). Sui social come Twitter possono per esempio controllare un account e con esso eseguire azioni come tweeting e ri-tweeting, oppure seguire o non seguire utenti reali, compiere azioni di messaggistica diretta e così via. Come un utente vero. Sul web esistono bot “buoni”, magari utilizzati per aumentare i follower di un’azienda o per scopi di marketing (non aggressivo), ma anche “cattivi”, usati per avviare campagne di phishing o di malware.

In quest’ultimo caso possono addirittura formare una botnet, cioè a dire una rete di computer infettati da software dannoso in modo da poter essere controllati in remoto. I PC vengono forzati a inviare spam, diffondere virus o lanciare attacchi DDoS senza che i veri proprietari dei computer ne siano consapevoli.

Giro di vite anche per i profili fake, su cui Twitter è già al lavoro da tempo, come dimostrano gli oltre 8.400 tweet rimossi, quasi tutti legati a bot informatici, e le notifiche di violazioni delle regole di informazione sul Covid-19 inviate a circa 11,5 milioni di account in tutto il mondo. La nota piattaforma social è molto attiva negli ultimi tempi, e tra l’implementazione della funzione Communities, per poter creare gruppi stile Facebook, dei Super Follows e dell’opzione per poter bloccare in maniera soft i follower più molesti, il servizio di notizie e microblogging prepara un autunno caldo per i suoi utenti.

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