Come ormai da tradizione di questo periodo della stagione, Yahoo Finance ha pubblicato i nomi di quelle che ritiene la migliore e la peggiore azienda dell’anno in base alle performance di mercato e ai risultati conseguiti. Per questo 2021, quindi, la migliore società è risultata essere Microsoft, che ha sfondato la soglia dei due trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato e ha fatto registrare un aumento del 53% del prezzo delle sue azioni il 16 dicembre, rispetto a inizio anno. La peggiore azienda dell’anno, invece, sempre secondo Yahoo Finance è stata Facebook Inc., da qualche tempo diventata Meta.
Nel caso del gruppo di Mark Zuckerberg, Yahoo si è basata anche sui giudizi espressi dai 1.541 utenti intervistati attraverso un sondaggio, che hanno mostrato di fatto un certo dissenso nei confronti di Meta, più che nei riguardi delle altre aziende coinvolte nella ricerca, ricevendo l’8% dei voti per iscritto. Diversi i motivi che hanno sancito questo risultato, dai problemi legati all’antitrust negli USA e in Europa, alle notizie relative allo scandalo provocato dalle dichiarazioni di un ex dirigente dell’azienda che, tra le altre cose, denunciava l’atteggiamento compiacente di Facebook nell’ignorare i problemi di sicurezza per motivi di crescita.
E ancora, le accuse da parte di molti utenti americani di aver controllato troppo e in maniera non imparziale, intervenendo spesso con modi censorei, tutte quelle discussioni favorevoli ai conservatori, soffocandone di fatto le voci. Ma anche il troppo spazio concesso alla disinformazione in generale.
Il sondaggio è stato pubblicato su Yahoo Finance il 4 e il 5 dicembre. Intanto Meta è ancora alle prese con la questione Giphy. Come ricorderete, a inizio mese la Competition and Markets Authority (CMA), ovverosia l’Agenzia regolatrice britannica sulla concorrenza e il mercato, ha ordinato all’azienda di Menlo Park di vendere Giphy, la start-up specializzata nell’animazione grafica acquistata appena un anno fa. Secondo la CMA, infatti, il colosso del web di Mark Zuckerberg avrebbe violato le regole della libera concorrenza determinata dal takeover. E’ di queste ore la voce secondo la quale il gruppo di Menlo Park avrebbe deciso di fare ricorso in appello.