Microsoft acquista Activision Blizzard: come cambia il mercato

Microsoft fa sua per 68,7 miliardi di dollari l'azienda di brand leggendari come Call of Duty e Diablo. Cosa significa per Xbox e milioni di utenti?
Microsoft acquista Activision Blizzard: come cambia il mercato
Microsoft fa sua per 68,7 miliardi di dollari l'azienda di brand leggendari come Call of Duty e Diablo. Cosa significa per Xbox e milioni di utenti?

Microsoft ha annunciato l’acquisto di Activision Blizzard per un totale complessivo di 68.7 miliardi di dollari. L’azienda appena acquisita è una delle più importanti nel panorama mondiale della produzione e distribuzione di videogame, visto che possiede alcuni dei brand più famosi in commercio, come Call of Duty, Candy Crush, Warcraft, Diablo, Overwatch e Hearthstone. Ma cosa comporta questa acquisizione per Microsoft e in generale per il mercato dei videogame?

Microsoft, tre colpi  in uno

L’acquisto di Activision Blizzard segna un altro punto importantissimo in favore del gruppo di Redmond, dopo quello messo a segno un anno e mezzo fa con Bethesda. Anzi, potremmod efinirlo un triplo colpo con un’unica mossa. La possibilità infatti di poter avere in esclusiva una serie di produzioni famose come il sopra citato Call of Duty, con tutte le sue emanazioni, da Warzone alle varie stagioni online, accelererà ulteriormente la crescita del business gaming di Microsoft su dispositivi mobile, PC, console e cloud.

Oggi le console dell’azienda di Redmond possono infatti contare su diverse opere Tripla A, ma l’arrivo di Activision Blizzard rappresenta uno step importante per l’universo di Xbox, visto che permetterà  di possedere un portfolio di giochi più ampio e di qualità, in un panorama videoludico mondiale dove la concorrenza delle esclusive PlayStation hanno spesso fatto e fanno la differenza in favore delle piattaforme Sony.

Perché in un colpo solo Microsoft ha anche risolto il suo problema atavico in ambito videogiochi, ovverosia la mancanza di team di sviluppo first party numericamente e qualitativamente del livello di quelli della concorrenza, che hanno sempre potuto contare da questo punto di vista sul supporto di sviluppatori interni del calibro di Santa Monica Studios, Insomniac Games, Naughty Dog e Polyphony Digital, giusto per citarne alcuni.

Oggi anche Microsoft ha i suoi “PlayStation Studios”, inteso come qualità generale, visto che Xbox Game Studios aggiunge a una squadra che vanta già gruppi del livello di Bethesda Softworks, Rare, Ninja Theory e id Software, il talento di Infinity Ward, Raven Software, Activision, Blizzard e Treyarch. Con la possibilità di sfruttare tutte le vecchie e nuove proprietà intellettuali di questi sviluppatori, compresi tutti i futuri titoli, tra i quali Diablo IV e il nuovo Call of Duty. Avere per sé certi brand esclusivi e toglierli ai rivali, insomma, non potrà che dare benefici ulteriori alle piattaforme da gioco del colosso di Redmond, che da ora diventano il punto di riferimento per milioni di fan dei marchi citati.

 

 

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