Metaverso: la vera ragione per cui Microsoft ha acquisito Activision

Microsoft ha acquisito Activision Blizzard, ma siamo sicuri che la mossa serva solo a potenziare il suo portfolio giochi in ottica Xbox?
Metaverso: la vera ragione per cui Microsoft ha acquisito Activision
Microsoft ha acquisito Activision Blizzard, ma siamo sicuri che la mossa serva solo a potenziare il suo portfolio giochi in ottica Xbox?

La notizia è letteralmente deflagrata quasi due giorni fa, facendo in breve il giro delle redazioni e quindi del mondo. D’altronde l’acquisto da parte di Microsoft di Actvision Blizzard e della sua controllata King per un totale complessivo di circa 68.7 miliardi di dollari, non poteva che suscitare un enorme clamore. Soprattutto in chiave mercato, dove la notizia si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sulla rivale storica Sony, produttrice delle console PlayStation, crollata sul mercato con un -13% e almeno venti miliardi di dollari di perdite, andati letteralmente in fumo in un attimo. Ma l’acquisto di questa azienda, per Microsoft, ha valenza solo per il mercato dei videogame? La risposta, probabilmente, è no.

Microsoft punta forte sul Metaverso

Actvision Blizzard è un colosso storico nel settore dei videogiochi e possiede alcuni dei brand più famosi in commercio come Call of Duty, Diablo e Crash Bandicoot, giusto per citarne alcuni. Ovvio, quindi, che la sua acquisizione, e la possibilità per il compratore di poter poi fruire in esclusiva di titoli importanti a discapito della concorrenza, non può che portare ingenti vantaggi nel settore al compratore. Ma il vero motivo per cui Microsoft ha acquistato il gruppo potrebbe essere un altro, ovverosia il Metaverso.

Il colosso di Redmond ha sempre mostrato un forte interesse nei confronti di questa sorta di realtà ibrida, come dimostra anche la recente collaborazione con Qualcomm, società di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili, annunciata al CES di Las Vegas. L’obiettivo è realizzare soluzioni business e consumer dedicate, appunto, al metaverso, come ad esempio chip specificatamente pensati per la realtà aumentata e mista da inserire all’interno di visori leggeri e potenti, capaci di offrire a chi li indossa un’esperienza totalmente immersiva.

Subito dopo l’annuncio dell’acquisto di Activision, Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha in tal senso menzionato proprio il metaverso come elemento chiave sul quale costruire il futuro videoludico di Xbox. “Questa acquisizione accelererà la crescita del business gaming di Microsoft attraverso mobile, PC, console e cloud, garantendo le fondamenta per la costruzione del metaverso”, si legge nel comunicato stampa ufficiale, che poi non approfondisce molto la questione. La sensazione è che l’azienda di Redmond voglia però “coltivare” vari metaversi.

Leggendo tra le righe di altre dichiarazioni di Nadella, sembrerebbe di percepire un’idea di metaverso globale da parte di Microsoft. Un vero e proprio mega ecosistema di contenuti, commerci e applicazioni che racchiude le varie community di appassionati legate ai franchise più importanti.

Un mondo virtuale interconnesso e con più ingressi, (“quando penso alla nostra visione di quello che può essere il metaverso, credo che non ce ne sia uno solamente centralizzato”, ha affermato sempre il CEO di Microsoft), dove entrare attraverso punti di accesso semplificati, come sistemi cloud e dispositivi mobile. E in questo può dare una grande spinta King, azienda in seno ad Activision dal 2016, considerata il più grande sviluppatore di giochi per smartphone, tablet e Facebook. Come ha detto Phil Spencer di Microsoft Gaming, “la nostra visione del metaverso è basata sull’intersezione di comunità globali legate a specifici franchise. Molti di questi sono correlati al settore mobile, categoria nella quale non abbiamo mai avuto una grande presenza”. Fino a ora.

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