Continua la diatriba a distanza, se così possiamo definirla, tra Neil Young e Spotify dopo la clamorosa decisione presa lunedì scorso dall’artista di abbandonare la nota piattaforma di streaming musicale accusata di ospitare, e quindi essere partecipe e diffondere, false informazioni sul Covid. Ebbene, dopo aver rimosso tutti i suoi brani dalla piattaforma, il cantante ha deciso di offrire ai fan un abbonamento gratuito di quattro mesi ad Amazon Music, uno dei servizi rivali di Spotify.
Neil Young promuove Amazon Music
“Amazon è stata brava, una vera azienda leader nel riuscire a portare il suono ad alta risoluzione fino alle masse, ed è un ottimo posto per godersi il mio intero catalogo con la massima qualità disponibile”. Con queste parole, scritte all’interno di un messaggio pubblicato sul suo sito web, l’artista ha voluto rimarcare la sua decisione di salutare Spotify, e la sua preferenza verso il gigante dell’e-commerce mondiale.
Sulla questione , dove Young ha incassato la solidarietà di Joni Mitchell e del chitarrista della E Street Band di Bruce Springsteen, Nils Lofgren, come vi abbiamo riportato oggi, ha risposto Spotify annunciando di aver adottato alcune nuove regole sul tema “informazione e Covid-19”.
In un lungo editoriale, il CEO Daniel Ek ha ribadito di essere dispiaciuto per la vicenda, di come Spotify abbia sempre sostenuto la lotta alla pandemia attraverso donazioni agli enti preposti allo studio del virus e favorendo l’informazione basata su riscontri scientifici relativi alla minaccia, ma di non poter violare la libertà di espressione dei creatori di contenuti. Ek ha comunque annunciato nuove misure e regole per incentivare l’informazione corretta contro la pandemia.
Curiosità: anche l’ex coppia reale formata dal principe Harry e dalla moglie Meghan Markle ha dichiarato solidarietà verso Neil Young, sostenendo di aver continuato a esprimere le loro preoccupazioni a Spotify “per garantire che vengano apportate modifiche alla sua piattaforma per aiutare ad affrontare questa crisi di salute pubblica”, anche se non ha intenzione di separarsi dalla piattaforma con la quale hanno firmato un accordo da 25 milioni di dollari lo scorso anno. D’altronde, ok la solidarietà, ma come si dice, “pecunia non olet”.