Switch-off digitale terrestre: cinque cose da sapere

Oggi è il giorno dello switch-off per il digitale terrestre: cosa cambia per gli utenti e cosa fare per non farsi trovare impreparati?
Switch-off digitale terrestre: cinque cose da sapere
Oggi è il giorno dello switch-off per il digitale terrestre: cosa cambia per gli utenti e cosa fare per non farsi trovare impreparati?

Ci siamo, da oggi 8 marzo 2022 per la TV italiana inizia il cambiamento. E’ infatti il giorno in cui scatta la prima fase del nuovo digitale terrestre, attraverso il quale si passerà dallo standard di compressione Mpeg2 al nuovo sistema Mpeg4. Il cosiddetto switch-off, quindi, segna il passaggio dall’attuale tecnologia da parte delle emittenti televisive in favore dei sistemi di trasmissione digitale di seconda generazione.

Switch-off, perché?

Il motivo per cui è stato deciso di cambiare lo standard di trasmissione televisiva è stato in primis la necessità di liberare le frequenze – quelle in banda 700 MHz –  a beneficio delle reti mobili di quinta generazione, che saranno cedute ai gestori di telecomunicazioni entro il 30 giugno di quest’anno, come deciso dall’Unione Europea nel 2017. In secundis, per migliorare ulteriormente la resa visiva dei programmi in alta definizione, in favore quindi del nuovo segnale Full Hd e potenzialmente, 4K.

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Cosa cambia per gli spettatori

Passando dalla tecnologia DVB-T alla nuova DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial), molti canali verranno di fatto gradualmente spostati da una frequenza all’altra del digitale terrestre. Dal punto di vista pratico, le emittenti con segnale Hd vengono trasferiti dai canali con numerazione secondaria a quelli principali, ovverosia 1, 2, 3 e via dicendo, mentre le altre  si sposteranno dal 501 in avanti. Con la redistribuzione delle frequenze e col nuovo formato video, bisognerà pertanto risintonizzare i canali televisivi per poter continuare a vedere tutti i programmi. Ciò avverrà in automatico o meno, a seconda dell’impostazione che avete scelto sulla vostra televisione o sul vostro decoder.

Come verificare se il televisore è idoneo?

Per verificare la piena compatibilità al segnale Mpeg-4 della vostra televisione potete fare affidamento su due diverse opzioni. La prima è legata alla data di acquisto: tutti i TV o i decoder acquistati in Italia dopo il dicembre 2018 saranno perfettamente funzionanti anche dopo il completamento dello switch-off TV. In alternativa ci sono i canali di test. Nello specifico, dovete sintonizzarvi sul canale 501 e controllare se appare il segnale di RAI 1 HD. Se vedete la trasmissione in onda in quel momento, allora va tutto bene.

TV e decoder compatibili col nuovo digitale terrestre

In caso di incompatibilità del vostro decoder o della vostra TV con il DVB-T2, la soluzione è soltanto una: acquistare un nuovo decoder o una nuova TV con decoder incorporato. E in questo caso il governo vi corre in aiuto. Con il cosiddetto Bonus TV (qui per tutte le informazioni dettagliate), disponibile fino al 31 dicembre 2022 salvo esaurimento delle risorse stanziate, sono previste delle agevolazioni per l’acquisto di televisori e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi.

Altre date da tenere in considerazione

Ci sono decine di modelli di decoder economici ma molto validi in circolazione, come questo, disponibile a sole 21€, o se preferite qualcosa di più “nascosto”, come quest’altro, entrambi disponibili su Amazon. Per il resto, il percorso che cambierà definitivamente il digitale terrestre così come lo abbiamo conosciuto in questi ultimi dovrebbe completarsi il 1° gennaio 2023, data che dovrebbe segnare l’abbandono definitivo di ogni tipo di trasmissione DVB-T in favore del nuovo algoritmo di compressione video HEVC (o H.265). Ma c’è ancora tempo.

 

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