YouTube ha deciso di spingere di più sui podcast video

YouTube, come Amazon, Spotify e altre realtà, punta forte sui podcast: pronta una grossa campagna di finanziamenti per quelli video.
YouTube ha deciso di spingere di più sui podcast video
YouTube, come Amazon, Spotify e altre realtà, punta forte sui podcast: pronta una grossa campagna di finanziamenti per quelli video.

YouTube ha deciso di investire pesantemente nel settore del podcasting. E’ quanto riportato da Bloomberg, secondo il quale il noto servizio di media sharing di proprietà di Google avrebbe da tempo preso contatto con parecchi produttori di contenuti, per offrire loro una serie di contributi dai 50mila fino a 300mila dollari per convincerli a convertire audio show in video show. L’obiettivo di YouTube è quello di rilanciare sulla piattaforma i video podcast, e per farlo spera di convincere alcuni dei migliori creatori di contenuti del settore, a realizzarne anche per “lei”.

YouTube entra nel mondo del podcast?

Oltre che sui numeri, visto che piattaforma vanta più di due miliardi di iscritti e quindi milioni di potenziali utenti in più rispetto alla concorrenza, YouTube prova a ingolosire i creatori di podcast anche con un ambizioso programma di investimenti. Nello specifico, si parla di stanziamenti in alcuni casi di 50mila dollari a puntata e di cifre comprese tra i 200 e i 300mila dollari agli hub per aggiungere immagini alle normali tracce audio.

Sono diverse le piattaforme che hanno deciso di puntare sui podcast in varie forme: lo scorso dicembre, per esempio, Spotify ha acquisito Whooshkaa, una piattaforma tecnologica per podcast che fornisce a creatori di contenuti, editori, broadcaster e brand una serie di soluzioni utili per pubblicare, distribuire e monetizzare contenuti audio on-demand.

L’intenzione del noto servizio musicale che offre lo streaming on demand era quello di sfruttare al meglio le capacità di Megaphone, la piattaforma statunitense specializzata nella pubblicità sui podcast, che la società svedese ha acquisito lo scorso anno per 235 milioni di dollari con l’obiettivo di rafforzarsi, appunto, nei processi di monetizzazione del segmento audio.

spotify video podcast

Allo stesso modo, secondo voci sempre più insistenti, anche Twitter starebbe lavorando segretamente a una nuova funzionalità legata al podcasting con opzioni per un tipo di interazione basata sulla voce simile ad altre offerte audio live come Amazon, Clubhouse e Spotify. L’obiettivo del noto social sarebbe infatti quello di potenziare la sua offerta aprendo a nuove tipologie di contenuti come, appunto, podcast. Un settore sempre più in crescita, anche in Italia: secondo dati raccolti lo scorso anno da Nielsen, gli italiani ascoltato almeno un podcast nell’anno precedente erano stati 14,5 milioni.

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