Elon Musk non finisce mai di stupire: da oggi, infatti, il miliardario americano è di fatto il maggiore azionista di Twitter. E pensare che fino a pochi giorni fa il miliardario sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense, si era scagliato contro la piattaforma accusandola di essere poco democratica. Tutto passato. Dopo l’acquisizione di una grossa partecipazione della nota piattaforma social, che tra l’altro ha fatto salire alle stelle le sue quotazioni in borsa, Musk possiede ora il 9,2% del social e, di fatto, è felicissimo così.
Elon Musk ora ha il “suo” social
La storia di Elon Musk e Twitter sembra quella d’amore tra due persone che si amano troppo per potersi separare. Sì, magari ogni tanto litigheranno pure, ma alla fine il loro legame vince sempre su tutto. Anche perché parliamo di un binomio che si è rivelato spesso vincente per l’uomo più ricco del mondo e le persone, aziende o “prodotti” citati dal fondatore di SpaceX e Tesla nei suoi tweet.
Basti pensare da un lato a come la piattaforma social gli è servita per far conoscere al mondo il personaggio e la sua personalità, le sue idee e i suoi progetti, dall’altro a influire con un tweet sull’andamento finanziario di società, sul successo di piattaforme social o di valute digitali come nel caso dei dodgecoin. Motivi per i quali, a volte, è finito nel mirino della Security and Exchange Commission (SEC), l’ente governativo statunitense che si preoccupa di vigilare sui mercati finanziari.
Comunque sia, chissà che adesso Musk non riorganizzi la piattaforma seguendo quelle che sono le sue idee. Contestualmente infatti all’attacco contro Twitter dell’altro giorno, il magnate aveva anche accennato alla possibilità di realizzare un suo social. Un luogo a suo dire libero, dove chiunque, anche quelli che non condividono le sue idee possono dialogare liberamente, essere informati in tempo reale su tutto, e comunicare tra loro confrontandosi senza il timore di essere censurati, ovviamente patto di rispettare gli interlocutori e una certa netiquette.