Venticinque anni fa nasceva il primo dominio .it, aprendo le porte del Web “made in Italy”. Trattasi di cnuce.cnr.it, cui sono seguiti molti, anzi moltissimi altri domini. Ad oggi sono 2,4 milioni all’incirca, tutti gestiti dal Registro.it, il quale proprio in questi giorni festeggia l’importante traguardo raggiunto: dal 1987 ad oggi il Web è cambiato, si è evoluto, e con esso il modo di viverlo da parte degli italiani.
[nggvideo id=54014]
La newsletter del Registro.it celebra dunque l’evento con un’edizione (PDF) che contemporaneamente lancia uno sguardo al passato, rivivendo le fasi più importanti della Rete tricolore, e si proietta nel futuro cercando di comprendere quali potrebbero essere gli scenari maggiormente plausibili e quali invece le strade da percorrere per trasformarli in realtà. L’estensione .it si è quindi ritagliata un importante posto nella scena del Web mondiale, classificandosi al decimo posto nella graduatoria delle TLD più gettonate (al quinto, invece, se si restringe il raggio al territorio europeo).
Piccoli traguardi e grandi innovazioni sono state il fulcro dell’evoluzione del registro, guidato ad oggi da Domenico Laforenza, il quale ritiene la semplificazione della procedura burocratica di registrazione dei domini .it uno dei cambiamenti più importanti nella storia dell’ente. L’eliminazione delle comunicazioni via fax, passando ad un sistema “sincrono” ha consentito così ai domini .it di espandersi con maggiore velocità, allargando i confini di interesse e semplificando la vita sia a coloro che lavorano dietro le quinte che a chi invece intende registrare un nuovo dominio. Un passo, questo, indispensabile per adeguarsi agli standard europei, benché giunto in netto ritardo rispetto a molte altre nazioni.
“Dietro l’angolo ci aspetta un mondo connesso e senza confini” (Luca Trombella)
Dietro le quinte si nasconde quindi un mondo particolarmente complesso, nel quale operano quotidianamente centinaia di persone per far sì che l’infrastruttura possa essere sempre efficiente, garantendo il rispetto delle leggi in materia di Web. Ogni anno, ad esempio, vengono respinte circa 260 richieste di registrazione, con l’obiettivo di arginare la speculazione e gli abusi. L’arrivo dell’accento nei nomi a dominio, poi, ha complicato ulteriormente la situazione, offrendo nuove opportunità ma rendendo allo stesso tempo necessario un maggiore controllo da parte di chi opera ogni giorno per garantire che il Web italiano funzioni nel migliore dei modi.