E dopo aver appreso le strategie di TIM e Vodafone sulla realizzazione delle nuove reti mobili LTE, parliamo adesso di 3 Italia, che sempre tramite il Corriere delle Comunicazioni rilascia un’interessante intervista per bocca di Dina Ravera, Chief operating officer del gruppo. A onor del vero le dichiarazioni del gestore di telefonia mobile non sono una sorpresa, perché non si discostano molto da quello che dichiarò Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di 3 Italia, subito dopo la fine dell’asta per l’assegnazione delle frequenze per la telefonia mobile.
Nell’intervista, Dina Ravera risottolinea il successo dell’asta con la conquista dei blocchi di frequenze da 1800MHz e 2600Mhz e specifica ancora una volta che non aver conquistato le più pregiate e costose frequenze da 800Mhz non comporterà particolari problemi al gruppo, anzi…
Sfruttando infatti le frequenze da 1800Mhz che garantiscono un giusto mix tra copertura e qualità di banda oltre che quelle da 2600MHz nelle aree dove c’è più richiesta di banda, 3 Italia già dal 2012 inizierà a offrire i primi servizi LTE sino a 100Mbit di picco. Nella nuova rete 3 Italia investirà parecchio, e cioè una cifra pari a 3 volte quanto speso nel corso dell’asta e tutte le nuove frequenze acquisite verranno sfruttate nell’LTE.
Inoltre dal 2013, grazie all’introduzione della tecnologia “Multicarrier Aggregation“, sarà possibile sfruttare le frequenze da 1800MHz e 2600Mhz in parallelo per garantire così sempre la massima disponibilità di banda. Inoltre 3 Italia nei prossimi 4 anni installerà nuove 4000 antenne che permetteranno di aumentare considerevolmente la copertura del gestore nel territorio italiano. Infine, dalla fine del 2011, 3 Italia inizierà a offrire i primi servizi basati sulle frequenze da 900Mhz. Inizialmente i 900Mhz saranno disponibili in 10 capoluoghi di provincia e serviranno per migliorare la copertura outdoor ma soprattutto indoor di 3 Italia.