Entro il prossimo 11 marzo l’Antitrust europeo si esprimerà sulla fusione tra gli operatori 3 Italia e Wind decidendo, in buona sostanza, se il matrimonio tra le due realtà industriali potrà essere portato a termine. La richiesta dell’esame della posizione di Wind e di 3 Italia con la relativa documentazione è stata con segnata all’Antitrust europeo dagli stessi due operatori lo scorso venerdì.
Nel prossimo mese, dunque, l’organismo europeo analizzerà la documentazione ed esprimerà un suo parere. La strada per 3 Italia e per Wind non appare, però semplice. L’attuale Commissario Vestager si è detto più di una volte poco favorevole al consolidamento del mercato europeo delle Tlc temendo che la riduzione dei player del mercato possa portare ad un aumento dei prezzi ed ad una diminuzione della concorrenza. Una posizione emersa anche pochi giorni fa quando l’Autority europea ha mosso alcuni rilievi di natura anticoncorrenziale ad Hutchison per il progetto di fusione con O2 in Inghilterra. Una situazione, comunque, diversa da quella italiana. In Inghilterra il nuovo operatore derivante dalla fusione otterrebbe uno status di quasi monopolio, mentre in Italia il mercato della telefonia mobile risulterebbe perfettamente suddiviso tra TIM, Vodafone ed il nuovo soggetto.
Tuttavia, la situazione è molto delicata ed una decisione negativa potrebbe mandare in fumo un progetto industriale del valore di miliardi di euro. L’Autority potrà, dunque, approvare completamente la fusione, approvarla ma vincolata ad alcuni requisiti o avviare un’ulteriore indagine.
Tra circa un mese, dunque, la fusione tra 3 Italia e Wind potrebbe fare un decisivo passo in avanti, oppure segnare uno stop anche se non del tutto definitivo. Il futuro di quello che potrebbe diventare il più grande operatore italiano, almeno per quanto riguarda il numero dei clienti, dipende, adesso, dall’Europa.