Apple ha pubblicato ieri un video commemorativo per i 30 anni del Mac, girato lo scorso 24 gennaio in 10 nazioni diverse, il tutto con un iPhone 5S. Il risultato è uno spot emozionante, che dimostra come Cupertino abbia mantenuto la promessa – fatta nel lontano 1984 – di portare il potere della tecnologia nelle mani di tutti. Oggi la Mela pubblica il backstage di quel filmato, per una lavorazione dietro le quinte davvero incredibile.
Un esperimento unico nel suo genere quello voluto da Apple, una tecnica di ripresa mai utilizzata prima nel mondo della cinematografia internazionale. E non perché le riprese sono state fatte da un iPhone 5S – con risultati davvero sorprendenti – quanto per l’impiego di un solo regista. Sì, il girato – che si è protratto per 36 ore così da cogliere una giornata intera rispettando tutti i fusi – è stato diretto unicamente da Jake Scott, figlio di Ridley Scott. Come è stato possibile? Ovviamente con le tecnologie di Rete.
Tutto lo staff sparso per il globo è stato in diretto contatto con il regista che, via FaceTime, ha impartito le istruzioni e controllato le immagini in tempo reale. Un progetto di integrazione live davvero mastodontico, considerato come il regista si sia trovato a guidare i lavori di ben 10 gruppi – Seattle, Aspen, Maryland, Brookhaven, Porto Rico, Botswana, Londra, Parigi, Amsterdam, Pompei, Shanghai, Tokyo e Melbourne – non compiendo un singolo passo negli Stati Uniti. Un simile proposito si è tradotto nel ricorso a due melafonini: uno per catturare la scena, l’altro sorretto da un assistente per consentire la videochiamata FaceTime tra il regista e il cameraman.
«Catturare l’essenza del momento, veritiera attraverso le lenti di questo dispositivo, è piuttosto bello.»
Come ormai già noto, il filmato copre una lunga serie di attività quotidiane impensabili fino a pochi anni fa – dal controllo di protesi agli arti all’apprendimento robotico per i bambini – oggi semplici grazie al ricorso a iPad, iPhone e Mac. E l’intero spot, oltre all’impiego di un iPhone 5S, è stato montato avvalendosi proprio di un Mac, con cui è stata creata anche una colonna sonora originale.