382 Km via WiFi: nuovo record

Un ricercatore venezuelano è riuscito a coprire una distanza di 382 chilometri via WiFi, superando così di 72 Km il record precedente. Determinanti la strumentazione utilizzata e la conformazione del luogo in cui si è svolto l'esperimento
382 Km via WiFi: nuovo record
Un ricercatore venezuelano è riuscito a coprire una distanza di 382 chilometri via WiFi, superando così di 72 Km il record precedente. Determinanti la strumentazione utilizzata e la conformazione del luogo in cui si è svolto l'esperimento

Ermanno Pietrosemoli, presidente dell’Escuela Latinoamerica de Redes (la scuola di networking dell’America Latina), è riuscito a stabilire una connessione WiFi tra un computer localizzato ad El Aguila ed un altro posto a Platillon Mountain, Venezuela. La distanza che intercorre tra le due località è di ben 382 chilometri, fattore che ha permesso al venezuelano Pietrosemoli di stabilire così un nuovo record mondiale per quanto riguarda la distanza coperta da una rete wireless. Il record precedente era stato stabilito da alcuni scienziati svedesi, i quali erano riusciti a coprire una distanza pari a 310 Km.

La strumentazione utilizzata da Pietrosemoli è composta per la maggior parte da componenti realizzati da Intel, ai quali sono state aggiunte parti appositamente messe a punto per l’esperimento, raggiungendo una velocità di trasmissione dei dati pari a 3 megabit al secondo.

Alcuni fattori hanno giocato un ruolo determinante nella riuscita dell’esperimento, in primo luogo la conformazione del territorio: El Aguila e Platillon Mountain si trovano nelle Ande, località ricca di altorilievi, sfruttando i quali è stato possibile evitare che alberi o edifici potessero indebolire il segnale inviato. In secondo luogo, l’attrezzatura utilizzata permetteva di inviare un segnale diretto con precisione al punto in cui era localizzato il ricevitore, invece di inviarlo in tutte le direzioni come avviene con i tradizionali trasmettitori WiFi, permettendo così una minor dispersione dei dati trasmessi.

Negli Stati Uniti è stata avviata, anche se ancora in fase sperimentale, una applicazione pratica dalla tecnologia che sta alla base della comunicazione WiFi a lungo raggio, e viene utilizzata per connettere l’Intel Research’s Berkeley Lab con il Sun Microsystems Lab, che distano tra loro oltre 30 km.

Curiosamente la notizia citata tanto da CNet quanto dal Wired brucia sul nascere l’importante risultato raggiunto in Italia dal CISAR (Centro Italiano Sperimentazione Attività Radiantistiche). Recita infatti il comunicato ufficiale del 18 maggio: «sabato 16.06.2007 è stata una nuova giornata storica per il CISAR avendo raggiunto e superato il recente record riconosciuto come “mondiale” nei collegamenti wireless banda larga a 5.7 GHz, difatti tra la splendida cornice del Monte Amiata (SI) ed quella del Monte Limbara (Tempio Pausania) si è stabilito un collegamento effettivo di 304 Km dalle caratteristiche inaspettate per stabilità e performances. I precedenti records di cui si ha conoscenza sono stati quello di 261,1 Km, sempre della nostra associazione, e di 295 Km di recente stabilito dal Politecnico di Torino ed ufficializzato dallo stesso e dai media in tale senso. Di fatto il C.I.S.A.R. superando la barriera dei 300 Km pone una pietra miliare su questa sperimentazione sia per la distanza, che sicuramente in futuro potrà essere superata, sia per le caratteristiche dei mezzi utilizzati per il collegamento». Il record è subito perso, ma l’eccezionale risultato rimane.

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