4 anni di carcere all'autore del virus Panda

Arrestati e condannati i 4 responsabili della diffusione del virus che ha messo sottosopra i computer cinesi. Al creatore e ideatore del codice maligno sono stati inflitti 4 anni di carcere e ai complici due anni e mezzo
4 anni di carcere all'autore del virus Panda
Arrestati e condannati i 4 responsabili della diffusione del virus che ha messo sottosopra i computer cinesi. Al creatore e ideatore del codice maligno sono stati inflitti 4 anni di carcere e ai complici due anni e mezzo

Sempre più grossi elaborati ed invadenti i virus informatici, oggi più che altro circolanti sotto il nome di malware, stanno subendo finalmente un trattamento simile alle altre minacce sociali e i loro autori sono sempre più il bersaglio delle indagini della polizia. L’ultima notizia degna di nota in merito arriva dalla Cina, dove sono stati finalmente trovati ed arrestati gli autori di Panda, il virus segnalatosi per aver creato non pochi problemi sulla rete. Le accuse sono di aver ideato e tratto profitto dalla creazione del virus in questione. Infatti Li Jun, il creatore della minaccia, avrebbe guadagnato 19.300 dollari dalla sua creatura, molti dei quali provenienti dalla vendita di software antivirus. La condanna che gli è stata inflitta è di quattro anni di carcere, mentre ai suoi tre complici toccheranno poco più di due anni e mezzo.

I danni che il virus ha provocato andavano dal semplice cambio delle icone sul desktop fino alla ben più grave cancellazione indiscriminata dei file, al danneggiamento di software e all’attacco di portali web. Oltre a questo il virus aveva anche finalità remunerative, era infatti in grado di rubare nomi utente e password più le identità dei proprietari dei computer colpiti cercando tra i dati degli instant messenger o sugli account dei software di connessione a videogiochi da giocare online.

Semplice e spiazzante la dichiarazione di Li Jun: «non pensavo che avrebbe provocato danni così vasti. Chiedo scusa a tutte le vittime del virus e a tutti gli utenti di internet in tutto il paese».

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