“Happy birthday” a Chrome e “Happy browsing” ai suoi utenti. Google festeggia i 4 anni del proprio browser ricordando quella che è stata una idea di sicuro successo, una mossa che ha sparigliato le carte nel settore mettendo in difficoltà tutti i maggiori attori che controllavano il mercato fino a quel punto.
Quando nacque i dubbi erano molti. Buona la prima, si disse, ma il dubbio generalizzato è quali fossero le reali intenzioni di Google nel settore. Una sfida a Microsoft? Un modo per spiazzare Mozilla? Una via verso una nuova dimensione cloud del Web? Un progetto in itinere nella direzione di un futuro sistema operativo (poi effettivamente realizzato sotto il nome di Chrome OS)?
In quattro anni Chrome è diventato il terzo browser più usato al mondo dopo Internet Explorer e Mozilla Firefox: i dati sono in questo caso quelli prelevati da NetMarketShare, ma il confronto numerico è in questa fase inquinato da valutazioni differenti che rendono le statistiche non allineate ed i numeri non omogenei. Poco conta: quel che è chiaro è il fatto che Internet Explorer abbia esaurito definitivamente la propria parabola di crescita (aspettando IE 10) mentre Mozilla Firefox ha iniziato a fare anche i primi passi indietro. Senza Chrome, il mercato dei browser sarebbe ora in regime di rigido duopolio, mentre la creatura di Mountain View ha dato il via ad un mercato frizzante fatto di leggerezza e velocità.
Questa è la promessa del team, infatti: un browser leggero, in grado di velocizzare ogni operazione e facilitare lo sviluppo grazie alla piena adesione agli standard del Web. Nel tempo Google ha inoltre impreziosito l’offerta con una moltitudine di tecnologie ulteriori, ha migliorato il browser dal punto di vista della sicurezza ed a distanza di quattro anni si trova tra le mani un progetto a tutto tondo, adeguatamente nutrito di ambizioni e pensato per portare il browsing su qualsivoglia schermo e dispositivo.