L’immagine del ragazzo davanti al carro a Piazza Tiananmen fece il giro del mondo. A distanza di due decenni da quel 4 Giugno 1989, quell’immagine è ancora forte come allora. Il ragazzo che sfida l’esercito, il ragazzo che sfida il sistema, il ragazzo che sfida la repressione, il ragazzo che sfida la violenza. Quell’immagine, però, è significativa oggi anche per un altro aspetto.
Lo scatto e quei pochi secondi che le tv mostrano da due decenni non lasciano intendere come la storia possa finire. Sappiamo dei massacri, ma simbolicamente quel ragazzo e quel carro sono ancora lì a sfidarsi. Cadenzialmente, ad ogni anniversario, tornano in tv ed il loro balletto ricomincia: il carro che tenta di passare e il ragazzo che lo respinge con tutto il coraggio che solo una rivoluzione può scatenare.
A distanza di anni il ragazzo e il carro sono ancora lì. Nel silenzio. Perchè Hotmail è stato oscurato. Flickr fermato. Bing bloccato. E così Twitter. E così Facebook. E anche WordPress, Blogspot ed altro ancora.
Il 4 Giugno passerà nel silenzio. Ma il frastuono di quel 4 Giugno 1989 risuona ancora, mentre il ragazzo e il carro, 20 anni più tardi, ancora si sfidano.