Visa, American Express e Mastercard sembrano voler fare la voce grossa anche online, ma PayPal si difende con la forza dei numeri: «PayPal, il modo semplice, rapido e sicuro per pagare e farsi pagare online, celebra il suo quinto anniversario di presenza nel nostro Paese con il raggiungimento di un importante traguardo: ha infatti superato i 4 milioni di conti in Italia, che rappresentano il 60% degli acquirenti online» (erano 3 milioni esattamente un anno fa).
Un mercato fragile, dunque, ma un mercato occupato: PayPal è stato il primo grande nome a proporsi nel mondo dei pagamenti online e grazie al traino di eBay si è affermato come grande realtà che anche in Italia ha saputo dettar legge: «Anche i dati rilevati dal Politecnico di Milano e appena presentati all’eCommerce Forum, attestano la diffusione di PayPal in Italia, confermandolo al secondo posto fra gli strumenti di pagamento più utilizzati online con una quota del 13% prevista per il 2010: un punto percentuale di aumento rispetto allo scorso anno a conferma di un trend in crescita».
PayPal risulta essere uno strumento utilizzato dal 50% dei primi 50 siti di ecommerce in Italia e da 105 sui 200 primi siti del comparto. Tutto ciò, spiega PayPal nel proprio comunicato, perchè «condividere i dati della propria carta è ancora un fattore critico per il 23% degli intervistati: permettendo agli utenti di effettuare acquisti online in assoluta fiducia, con pochi clic e senza condividere le proprie informazioni personali o i dati della carta, PayPal costituisce la risposta concreta alla richiesta di semplicità e sicurezza manifestata dagli utenti. Per pagare in modo sicuro sul web è sufficiente aprire un conto PayPal attraverso una semplice registrazione sul sito www.paypal.it, e associare quindi al conto una carta di credito o prepagata, oppure caricare il conto attraverso un bonifico bancario». Una questione di fiducia, insomma: qualcosa su cui PayPal intende costruire il proprio successo futuro, rimarcando la differenza rispetto alle carte di credito ed imponendo il brand come simbolo primo del portafoglio virtuale per le transazioni digitali.