Conto alla rovescia per l’asta del WiMax che assegnerà le tanto attese licenze.
Come primo step, il ministero ha ricevuto le richieste di partecipazione e da subito è emersa una curiosa sorpresa.
Vodafone e H3G non hanno presentato richiesta di partecipazione come tutti si aspettavano.
Forse queste due aziende ritengono il WiMax non interessante come business.
Scorriamo invece l’elenco di chi ha fatto richiesta di partecipazione:
Toto costruzioni generali; Mercurio; Temix,Tourist ferry-boats e Medianet com; Brenner com; Karupa; Energia e territorio Central com; Consorzio bit valley Telecom italia; Eutelia; Abruzzo engineering, Ariadsl; T.Systems, Trivenet; E-Via gruppo retelit; System house; Infracom italia, Acantho; Media; Ribes-Hal service, Lan Service, Inormatica system, Tex97, B.b.bell; Flynet; Alcatel lucent; Italia; Unidata; Uno communications; A.F.T.; Digital television; Assomax, Nettare; Asco tlc; Progetto due;
Wimatica; Comec Innovative; Dci, Unipersonale; Seteck group; BT ITALIA; Techgenia, Trentino network, Raiffeisen online; R.U.N.; Ok com; Italia Broadband; Mgm production, Profit group; Fastweb; Elettronica industriale; New telecommunications, Memo, Fin.Se.Co., Itq consulting, New television; Wind telecomunicazioni; Teleinform; Teleunit; City Carrier; Edinform, Im.Mar, Istituto S.Anna, Tbs television, Broadcasting System.
Un nutrito gruppo dunque, su cui spicca ovviamente Telecom Italia.
Da notare alcuni consorzi regionali e la presenza di Mgm, protagonista del ricorso al Tar contro il regolamento dell’asta.