Lo chiamano “challenge”, qualcuno lo definisce “contest”, in ogni caso di gara si tratta. Ed è una gara a chi buca più siti: 2 punti per ogni server Linux, 1 punto per ogni server Windows (operazione notoriamente più semplice). Vince chi raggiunge 6000 punti in 6 ore oppure semplicemente chi totalizza il maggior punteggio. In premio un dominio e 500Mb di spazio su server. Il conteggio ufficiale sarà tenuto da Zone-H, sito che valuterà in presa diretta l’evolversi della situazione.
La coincidenza è che la gara è indetta 2 giorni dopo la festa dell’Indipendenza del 4 Luglio, una settimana di grande festa negli Stati Uniti. In quel giorno la maggior parte degli uffici sarà chiusa e l’assenza del controllo umano renderà ancor più vulnerabili i sistemi informatici collegati alla rete.
Il sito ufficiale della competizione, Defacer Challenge, è irraggiungibile da alcune ore ma a quanto pare viene declinata ogni responsabilità sul contest evidenziando come la gara sia costituita da attività illegali i cui autori si assumono ogni responsabilità per i danni eventualmente causati.
La gara metterà a rischio centri istituzionali e professionali (i siti personali non sono contemplati dal regolamento) e la mobilitazione è stata ampia. “Stiamo monitorando la situazione” dichiara Brian King, membro del team tecnico del CERT(fondazione federale per la sicurezza) “ma vogliamo ricordare che questo controllo non è una tantum ma fa parte di un’operazione permanente attiva da tempo”.