Interessante iniziativa messa in campo da bigG, che svela oggi Music Timeline. Si tratta essenzialmente di un grafico che mostra la popolarità dei generi musicali dagli anni ’50 ad oggi. I dati sono stati ottenuti analizzando l’insieme di tutti gli album e dei singoli aggiunti alla propria libreria dagli utenti della piattaforma Google Play Music. Per capire meglio di cosa si tratta è bene affidarsi alla spiegazione fornita dal sito ufficiale.
Music Timeline mostra i generi musicali crescere e diminuire, sulla base di quanti utenti Google Play Music hanno un artista o un album nella loro libreria. Ogni striscia sul grafico rappresenta un genere. Lo spessore di ogni striscia indica la popolarità di quel genere in un determinato anno. Ad esempio, quella relativa al jazz è molto ampia negli anni ’50, poiché le raccolte degli utenti contengono molti dischi jazz pubblicati in quel periodo.
Facendo click su “rock”, ad esempio, si apre una nuova schermata in cui sono visualizzati tutti i sottogeneri: dal rock classico dei Cream a quello progressivo di gruppi come i Dream Theater, passando per la psichedelia dei Pink Floyd fino all’hard rock dei Guns N’ Roses.
Il gruppo di Mountain View spiega infine il perché della scelta di escludere la musica classica dalla Google Music Timeline.
Le persone solitamente pensano alle date relative alla musica classica in termini di anno di composizione, non a quello di registrazione. Un concerto dovrebbe essere etichettato con l’anno in cui Mozart l’ha scritto, oppure quando la Boston Symphony Orchestra l’ha eseguito? A causa di questa differenza, inserire la musica classica nella timeline insieme a quella contemporanea sarebbe risultato poco intuitivo, dunque l’abbiamo esclusa dalla visualizzazione.