I Cr-48 Chrome Notebook in distribuzione sono ben 60.000. La conferma è giunta direttamente dal produttore Inventec, nome che anticiperà Acer e Samsung nella produzione dei notebook partecipando in qualità di partner unico alla fase di test preannunciata da Google.
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I Cr-48 Chrome Notebook saranno i dispositivi no-brand con cui Google ha intenzione di mettere alla prova il proprio Chrome OS, il sistema operativo con cui il gruppo vuol proporre un nuovo modo di pensare il computing basato sul cloud. I primi dettagli sul sistema operativo e sul notebook sono stati rilasciati per stuzzicare l’utenza e raccogliere migliaia di tester pronti a mettere sotto stress il codice.
DigiTimes ha informazioni anche in relazione al primo prodotto Acer che potrebbe vedere la luce entro il primo semestre dell’anno venturo: il gruppo avrebbe collaborato con Quanta computer per lo sviluppo di una soluzione da 10.1 pollici e processore Atom N550, ma il gruppo potrebbe avere comunque attese estremamente limitate: cambiare le abitudini degli utenti potrebbe essere un processo estremamente lento e complesso.
Tra le informazioni offerte da Google figurano la possibile assenza di hard disk in favore di una memoria flash sufficiente alla conservazione dei dati fondamentali, un trackpad di generose dimensioni e tempi di boot estremamente rapidi (annunciati nell’ordine dei 10 secondi circa). Si segnala, inoltre, la curiosa assenza dei pulsanti di funzione e del “Caps Lock”: un modo per migliorare i commenti online tagliando via le maiuscole automatiche, spiega il Product Manager Sundar Pichai, ma soprattutto uno spazio libero a disposizione di un pulsante dedicato alla ricerca online (ancora una volta identificata come vera e propria filosofia di accesso alle informazioni). Per gli appassionati del maiuscolo, però, rimarrà comunque la possibilità di cambiare il tasto “search” con il normale blocco previsto dalle tastiere tradizionali agendo semplicemente tramite le impostazioni del notebook. Prevista, inoltre, la possibilità di stampare tramite apposite stampanti in grado di interagire con il cloud per il reperimento dei documenti e la loro trasposizione verso il cartaceo.
Interessante, inoltre, una ulteriore funzionalità che consente agli utenti di impedire l’accesso al proprio Chrome Notebook da parte di persone terze: è sufficiente un login da altro dispositivo per fermare un login antecedente, evitando così l’accesso a dati e documenti personali.
Emerge, infine, il fatto che i Cr-48 non saranno dual-boot: i Chrome Notebook saranno alternativi in ogni senso, presentandosi come soluzioni a sé stanti e non necessitanti dell’appoggio di un sistema operativo “principale”. Così facendo non solo si abbatte il costo del prodotto tagliando via eventuali tentazioni Windows, ma si libera anche la progettazione hardware e soprattutto si crea un concept con dignità e natura proprie. Il cloud, in tal senso, non figura come elemento complementare, ma come elemento alternativo: il che può far la differenza.