YouTube compie 7 anni e col passare del tempo continua a rafforzare la propria egemonia sul settore della multimedialità online: da Mountain View giunge notizia che secondo alcune analisi il servizio avrebbe raggiunto un successo tale da ricevere circa 72 ore di filmati ogni minuto grazie agli upload effettuati dagli utenti. Una cifra, questa, sensibilmente superiore alle 48 ore per minuto registrate un anno fa, confermando come il fenomeno YouTube continui a crescere a ritmi esponenziali.
Se gli inizi del 2007 erano soltanto sei le ore di video caricati dagli utenti di tutto il mondo ogni minuto, due anni dopo si è giunti a 15 ore al minuto. La soglia delle 24 ore al minuto è stata raggiunta nel marzo del 2010, mentre a novembre YouTube poteva già vantare 35 ore al minuto. Dal maggio del 2005, mese in cui YouTube è stato creato, ad oggi, passando attraverso l’acquisizione da parte di Google, il portale per la distribuzione di filmati in Rete ha quindi vissuto sette anni caratterizzati da una crescita senza sosta, imponendosi come uno dei punti di riferimento del Web odierno. Gli ultimi dati dimostrano come l’utenza passi sempre più tempo sul sito, a dimostrazione dell’apprezzamento per i contenuti e per la varietà di materiale riscontrato.
Ad oggi, infatti, YouTube serve oltre 800 milioni di utenti ogni mese, i quali consumano all’incirca 3 miliardi di ore di filmati in tale arco di tempo, circa 15 minuti ciascuno. Tra la gestione degli upload, con tutte le operazioni a contorno necessarie per ottimizzare i video ed effettuare i filtraggi necessari ad evitare possibili violazioni di copyright, e la distribuzione dei filmati già presenti nel database, insomma, i server della società sono continuamente all’opera per offrire un servizio sempre fluido e funzionale, nonostante il carico sia costantemente elevato. Al tutto si affianca inoltre una nuova strategia volta ad aumentare il numero dei contenuti e dei canali professionali, il che andrà ad accrescere il traffico in upload ed in download per fare di YouTube un nuovo polo di offerta utile anche e soprattutto all’ecosistema delle Google Tv.
I dati diramati da Google, del resto, rappresentano una chiara dimostrazione di come l’intera infrastruttura di YouTube necessiti di essere ottimizzata nei minimi dettagli per evitare problemi ed un’eventuale implementazione di un nuovo sistema di filtraggio anti-pirateria, così come imposto dalla Germania in seguito al caso che ha visto l’azienda di Mountain View uscire sconfitta per 12 video caricati da un utente, potrebbe rappresentare un ostacolo non di poco conto al fine di mantenere sempre alta l’asticella della qualità complessiva offerta agli utenti.