Il mercato delle applicazioni mobile gode di ottima salute. La conferma arriva da una ricerca Gartner in base alla quale il numero di download è quasi raddoppiato in un anno, passando dai circa 25 miliardi del 2011 ai circa 45 miliardi del 2012. Interessante notare che l’89% di queste app sono gratuite, mentre il 90% ha un costo inferiore ai 3 dollari. Tra le piattaforme continua a dominare l’App Store di Apple, ma la sua popolarità comincia lentamente a diminuire.
Secondo i dati raccolti, a settembre 2012 il numero totale di download ha raggiunto quota 45,6 miliardi, di cui 40,6 miliardi sono relativi alle applicazioni gratuite. Entro il 2016, la stima prevede quasi 310 miliardi di download, il 93% dei quali sarà di app a costo zero. Gli utenti quindi chiedono sempre più applicazioni gratuite, per cui gli sviluppatori dovranno trovare altri modi per monetizzare il loro impegno. L’opportunità migliore è rappresentata dagli acquisti in-app. Gartner prevede infatti un aumento di questa modalità di pagamento dal 5% attuale al 30% del 2016.
Quale sarà la piattaforma più popolare? Nonostante la presenza di store Android alternativi a quello ufficiale, in particolare l’Appstore di Amazon (In Italia App-Shop), e la crescita del Marketplace di Windows Phone, il leader del mercato continuerà ad essere l’App Store di Apple. Dei 45,6 miliardi di download effettuati nel 2012, 21 miliardi provengono dal negozio virtuale dell’azienda di Cupertino, ma l’incremento rispetto al 2011 è stato del 74%, inferiore all’83% dei download complessivi. Ciò significa che, seppur lentamente, è cresciuto l’interesse degli utenti verso gli altri sistemi operativi.
Gartner crede che un ruolo importante verrà ricoperto dall’App Center di Facebook che potrebbe diventare un serio concorrente degli store classici, grazie alla forza del marchio e la posizione di leader occupata nel settore dei social game. Infine, sono in aumento i download dagli store indipendenti Android in Cina, dove Google Play è assente e le offerte degli operatori telefonici sono scarse.