Windows Vista è più sicuro di Windows XP, ma nel contempo 9 virus su 10 non avranno problemi durante il passaggio di consegne tra i due sistemi operativi: la maggior parte dei virus attuali, infatti, opererà regolarmente anche nel prossimo futuro e le minacce informatiche rimarranno un problema per l’utenza. L’unica retrocompatibilità che l’utenza non avrebbe gradito, insomma, è garantita fin da oggi. È questa l’opinione rilasciata a Tom Espiner di Silicon da parte di Alexander Gostev, ricercatore Kaspersky Labs.
Secondo Gostev anche in Vista emergeranno nuove vulnerabilità e l’importanza strategica di PatchGuard (strumento a suo tempo difeso da Kaspersky contro le offensive lanciate da McAfee) configura questo elemento particolare come uno tra i più golosi per i malintenzionati che intendono attaccare in qualche modo il nuovo sistema operativo. La scoperta di nuove falle non è un problema di “se” ma un problema di “quando”: impossibile abbassare la guardia.
Gostev ha infine spiegato che l’uso di User Account Control (in grado di limitare i privilegi per l’utente al lavoro) verrà spesso accantonato per una maggior libertà d’azione, il che implicherà l’inutilità dello strumento: il fattore umano non gradisce vincoli e fronzoli, dunque difficilmente le cose sono destinate a cambiare nel breve periodo.