A cosa serve Windows: l'importanza del PC per i malati

A cosa serve Windows: l'importanza del PC per i malati

Recenti eventi e anniversari mi riportano alla mente considerazioni personali vecchie, ma non datate, su quanto può essere importante il computer per i malati e con l’avvento del Natale, che stimola molti di noi a riflettere, anche sui temi più dolorosi, vorrei condividere questi miei pensieri.

A parte le varie iniziative ufficiali della stessa Microsoft come quelle a favore della lotta contro l’AIDS, e tante altre sociali come quella contro il cyberbullismo, Windows svolge, per la gente comune e in particolare per i malati, una funzione importantissima di supporto alla convalescenza, mettendo a disposizione di chi possegga una licenza una serie di strumenti che possono aiutare, e molto, a superare i periodi di malattia e cure.

Vorrei dunque riflettere con voi sul fatto che Microsoft, con le varie versioni di Windows, ma soprattutto Vista e il nuovo Seven, come con il browser Internet Explorer e tante altre applicazioni, ha sempre avuto una particolare attenzione all’accessibilità, cioè all’aspetto delle interfacce e a quelle funzionalità e strumenti aggiuntivi che permettono l’uso del software anche a chi abbia delle disabilità o invalidità di varia gravità.

Non possiamo non pensare a riguardo agli strumenti di “accesso facilitato” disponibili dal Pannello di controllo, che da anni facilitano e permettono l’uso del PC anche ai disabili, in particolare alle necessità visive, auditive e motorie degli utenti con bisogni speciali. Nel software più moderno, Microsoft, e non solo lei, mette a disposizione anche strumenti per chi non abbia vere e proprie disabilità, ma invalidità più o meno leggere o temporanee, come forme minori di daltonismo, ma anche per i più comuni problemi alla vista, che vengono in alcuni casi completamente risolti, per quanto riguarda l’uso del PC, da zoom e lenti d’ingrandimento, come da settaggi appositi dei colori, della luminosità e del contrasto del monitor. Già che ci siamo, suggeriamo di aiutarsi, ove necessario, anche con utility apposite per la scelta di colori ben contrastati e riposanti e visibili ai daltonici nelle varie forme, come la Accessibility Color Wheel di Giacomo Mazzocato.

Per non essere campanilista, un accenno anche a Gnu/Linux: Ubuntu è interessante quando si sta meglio ma ancora non si può condurre una vita normale, per cui subentra la noia, perché può fornire momenti di divertimento per l’installazione e la personalizzazione del sistema operativo (per i più smaliziati) o giochini quali i divertenti LinuxMath e LinuxType (pensati per i bambini ma ben adatti anche a chi sia giù di forze), anche se durante la convalescenza vera e propria, per chi è costretto a letto, a differenza di Windows può risultare troppo impegnativo da usare, soprattutto se non si conosce bene.

Veramente tanta gente, grazie a computer facili da usare, ha potuto superare con più leggerezza, se è lecito dirlo, periodi che sarebbero altrimenti stati ben più pesanti, quando né i libri né la compagnia riescono ad essere sopportati dal malato.

Un bel computer, magari un netbook di ultima generazione, che offre una sufficiente potenza e versatilità a basso costo, potrebbe essere un buon suggerimento per fare un regalo a chi si appresta a passare il Natale nella fatica della malattia.

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