Il nuovo iPhone a giugno?

Il nuovo iPhone a giugno?

Appena due giorni fa Etisalat (Emirates Telecommunications Corporation) aveva annunciato di aver raggiunto con Apple un accordo per la distribuzione dell’iPhone 3G Negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita, in collaborazione con il carrier Mobily. Il lancio dell’iPhone sarebbe stato fissato per il 15 febbraio.

Nello stesso annuncio si legge che:

“the next version of the device, which is due out in June, will be launched in the UAE at the same time.”
(la prossima versione del dispositivo, prevista per giugno, sarà lanciato in contemporanea negli Emirati Arabi.)

Phil Schiller, direttore marketing in Apple, aveva già chiarito, dopo il Macworld 2009, che giugno era il mese riservato all’iPhone nel particolarissimo calendario Apple sui cicli di vita dei propri prodotti.

Sempre in questi ultimi giorni il tam tam della rete aveva marcato molto la presenza di riferimenti ad un possibile nuovo modello all’interno del codice del nuovo firmware 2.2.1 dell’iPhone.

Un articolo di Pinch Media sembra suggellare definitivamente le indiscrezioni sul nuovo iPhone. La raccolta di dati sulle periferiche impiegate dagli sviluppatori ha permesso di proporre una serie di valutazioni che, seppur limitate dall’obbligo di riservatezza, sembrano molto interessanti:

  • Il tag “iPhone 2,1” è comparso per la prima volta nelle statistiche ad ottobre 2008;
  • Le occorrenze di “iPhone 2,1” sono cresciute in modo significativo dalla seconda metà di dicembre;
  • Ad oggi è stato possibile riconoscere una dozzina di “iPhone 2,1” differenti su cui sono installate più di 20 applicazioni;
  • Ogni volta che è stato attivato il geolocalizzatore, gli iPhone 2,1 si trovavano nella zona di San Francisco Bay (nella stessa zona si trova Cupertino);
  • I dispositivi hanno effettuato quasi esclusivamente connessioni WiFi, ma anche qualche connessione sulla rete AT&T;
  • Le applicazioni installate su questi dispositivi sono tra le più diffuse dell’App Store.

Non azzardiamo ulteriori speculazioni e rimaniamo in attesa di qualche immagine o notizia in più, visto che a parte le solite, incomprensibili e iperboliche voci, c’è il più completo riserbo sull’hardware impiegato.

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