Si è spesso portati a pensare che intelligenza artificiale e machine learning siano termini da associare esclusivamente a complesse infrastrutture dedicate, ad esempio, alla gestione dei big data, alla computer vision o all’impiego di incomprensibili algoritmi. L’esperimento A.I. Duet realizzato da un team interno a Google serve proprio a dimostrare il contrario.
Si tratta essenzialmente di un’intelligenza artificiale in grado di suonare il pianoforte, in duetto, con l’utente. È sufficiente suonare qualche nota (anche in maniera casuale), una scala oppure una serie di accordi e il sistema reagirà di conseguenza, in maniera coerente e in tempo reale. Il funzionamento si basa sul progetto open source Magenta del gruppo di Mountain View, sulla piattaforma TensorFlow e il suo codice è completamente aperto, reso disponibile per tutti coloro che desiderano metterci le mani e modificarlo. Per mettere alla prova A.I. Duet basta un click sul sito ufficiale. Questa la descrizione.
L’esperimento consente di suonare un duetto con il computer. Basta suonare alcune note e il sistema risponderà alla vostra melodia. Non dovete nemmeno sapere come si suona il piano: è divertente anche premere alcuni tasti e ascoltare la risposta. Potete fare click sui tasti, utilizzare la tastiera del computer e persino connetterne una MIDI. È solo un esempio di come il machine learning possa ispirare le persone a essere creative in molti modi differenti.
I suoi programmatori, anziché istruire il codice prevedendo un modo di reagire ad ogni sequenza di note, di accordi o al cambio di tonalità, hanno utilizzato un approccio differente, tipico del machine learning: hanno insegnato ad A.I. Duet come riconoscere pattern all’interno di quanto suonato dall’utente, hanno in qualche modo creato il suo orecchio musicale, fornendogli poi nozioni teoriche su come interagire alla melodia. È lo stesso metodo applicato da un insegnante all’allievo che si avvicina allo studio dello strumento.