Johnn Lee sta guadagnandosi una certa notorietà in rete per aver messo a punto un sistema geniale di realtà tridimensionale casalinga che sfrutta la tecnologia di Nintendo Wii (console prevista in grossa crescita ancora per il 2008). Il risultato è obiettivamente qualcosa di mai visto prima e per capire a fondo la grandezza dell’idea bisogna vedere il video realizzato dallo stesso Johnny. Webnews ne ha già parlato qui nei giorni scorsi.
Senza costruire nulla ma programmando un software che sfrutti l’ultima console Nintendo e il suo sistema di posizionamento del controller, Johnny riesce a visualizzare immagini su un televisore che per l’utente sono tridimensionali in un modo che nemmeno al cinema si vede.
L’idea alla base di tutto è che l’illusione della profondità non è difficile da dare (esistono mille disegni che lo fanno) ma il problema è che per avere successo bisogna che chi guarda rimanga in una determinata posizione. Con la tecnologia del Wiimote però in ogni momento la macchina può sapere dove si trovi lo spettatore e dunque modificare il disegno per continuare a dare l’illusione della profondità.
Nel video è lo stesso Johnny che spiega come abbia scambiato fonte e ricevente (è il Wiimote a rimanere fermo e la barra che ne registra i movimenti a muoversi) e collegato un portatile per realizzare una semplice immagine e con molta umiltà prega gli uomini alla Nintendo di sfruttare la sua idea per fare giochi più coinvolgenti.
Questo esempio in un certo senso (e mi rendo conto marginalmente) ha una certa attinenza con la discussione intavolata in un altro post su quanto la tecnologia porti con sè dei valori e quanto invece sia uno strumento che le persone (singolarmente ma soprattutto collettivamente) modificano per adattarla alle proprie esigenze e volontà.