La SIAE imporrà a breve ai siti Web il pagamento di una quota trimestrale per consentire la pubblicazione dei trailer online dei film. Nello scorso gennaio ha siglato un accordo con l’AGIS e le associazioni cinematografiche ANEC, ANEM, ACEC e FICE per estendere la tutela delle opere ai trailer audiovisivi promozionali, gli stacchi e le musiche di sottofondo delle homepage. Dopo le vacanze, pare che i siti Web dovranno pagare 450 euro a trimestre per pubblicare un massimo di 30 trailer.
Rischiano un po’ tutti i siti Web italiani del settore, dalle testate online ai siti delle multisale ai portali che pubblicano anteprime e recensioni dei contenuti cinematografici. Nemmeno l’embedding di YouTube pare che potrà essere un escamotage valido, secondo quanto reso noto, poiché secondo SIAE in questo caso un sito svolgerebbe attività di Streaming Service Provider.
Sottolinea il sito Horror.it:
La nuova normativa in pratica, equipara un trailer, cioè un video realizzato col solo scopo di promuovere un film, a un’opera d’ingegno come il film stesso, e su di essa chiede il pagamento dei diritti d’autore. Si ingenera quindi il delirante cortocircuito secondo cui dovremmo pagare per fare pubblicità a un film. […] si creerà nel resto della rete un far west incontrollabile dove come spesso accade nel nostro paese, si infrange una delle migliaia di norme e leggi assurde, spesso senza nemmeno saperlo e lo si può fare finché non si ha la sfortuna di essere scovati da controllori che agiranno non si sa bene in quale modo.
Si legge inoltre da qualche giorno sul sito Fantascienza.com:
La sezione video di questo sito è stata per il momento sospesa. Siamo convinti che pagare 1800 euro all’anno per avere il privilegio di fare pubblicità gratuita ai clienti della SIAE non abbia nessuna logica né nessuna possibile utilità. Spegniamo quindi il nostro servizio video fin quando la SIAE non rivedrà le proprie norme. Ci scusiamo con gli utenti per il disservizio, ma li invitiamo altresì a fare quanto nelle loro possibilità per rendere nota la situazione.
Una decisione destinata a suscitare molte polemiche, poiché se si proseguirà su tale linea, i trailer scompariranno definitivamente dai siti Web italiani. La SIAE si trova ancora una volta a far discutere per le scelte intraprese, una scelta stavolta che andrà non solo contro l’interesse dei consumatori ma anche contro quello degli stessi distributori, che fino a oggi utilizzano i siti Web per divulgare i trailer dei propri film e consentire dunque al pubblico di interessarsene.