La rivoluzione dei libri digitali è iniziata soltanto da alcuni anni, ma i primi effetti sono già visibili. Sempre più utenti preferiscono infatti acquistare libri in formato elettronico, caricandoli sul proprio e-reader piuttosto che portare con sé la controparte cartacea. E se fino ad oggi il principale punto di riferimento per il reperimento di e-book è stato Internet, presto la situazione potrebbe mutare drasticamente. La dimostrazione giunge da San Antonio, ove è nata la prima biblioteca nella quale non sarà disponibile alcun libro cartaceo.
BiblioTech, questo il nome della biblioteca, non vuole sostituire i canali tradizionali per la vendita ed il noleggio di libri, bensì ha l’obiettivo di affiancarsi ad essi per fornire nuove opportunità agli utenti. Il giudice Nelson Wolff, cui va il merito di aver dato alla luce l’idea, in un’intervista ha paragonato la nuova biblioteca digitale ad un Apple Store: dall’azienda di Cupertino, infatti, il progetto riprende l’intenzione di sostituire i supporti tradizionali con quelli digitali, un po’ come accaduto con la distribuzione del sistema operativo OS X della mela morsicata.
Gli utenti che si recheranno alla BiblioTech, insomma, non dovranno portare con sé zaini nei quali riporre i libri presi in prestito, bensì necessiteranno esclusivamente di un e-reader sul quale archiviare i libri desiderati. Nella biblioteca saranno disponibili poi una serie di strumenti utili alla consultazione dei cataloghi e dei libri, come ad esempio alcune piattaforme desktop a disposizione degli utenti, ma non un solo libro cartaceo sarà presente all’interno dell’edificio.
Il progetto BiblioTech, quindi, rappresenta l’ennesima dimostrazione della direzione intrapresa in svariati settori a seguito della nascita di nuove tecnologie e nuovi dispositivi ad esse collegati. La disponibilità di libri in formato digitale non rappresenterà, almeno per i prossimi anni, un particolare problema per l’industria dei libri cartacei, i cui innegabili vantaggi sono ad ora impossibili da ottenere con lettori elettronici. L’iniziativa in questione può tuttavia essere la prima di una lunga serie di idee con le quali affiancare le soluzioni classiche a quelle innovative, facendo coesistere tradizione e innovazione.