Per le strade di Singapore c’è un nuovo poliziotto ed è fatto di metallo. Un robot senza nome è stato messo a guardia della 33a Conferenza annuale delle Nazioni del Sud-Est asiatico che si è svolta nella città-stato in Oriente. Betanews riferisce che l’automa è stato pensato per dare un occhio in più ai luoghi pubblici, con lo scopo di garantirne la sicurezza e, nel caso, avvertire i colleghi in carne e ossa.
Capace di seguire un percorso specifico, dal quale può deviare proprio per motivi di ordine pubblico, il robot è dotato di una videocamera con vista a 360 gradi, che scatta foto e registra video all’occorrenza da spedire alle stazioni fisiche della polizia. Oltre a catturare immagini di ciò che sta accadendo, il robot può analizzare video e registrare l’audio, inoltre, c’è un componente interattivo che consente alle persone di premere un pulsante sulla parte anteriore e parlare con un poliziotto collegato in remoto, se si notano attività sospette. Per molte persone l’agente in metallo e silicio è stata una novità ma non per i cittadini di Singapore, dove progetti del genere sono quasi all’ordine del giorno.
Anzi, il governo ha già stimato il beneficio che i robot potrebbero portare alle casse dell’organo di sicurezza: circa 350 dollari per un turno di 12 ore, pesando l’introito percepito da un poliziotto in carne e ossa. Ciò pone un interrogativo molto grosso su che fine faranno gli umani e, almeno apparentemente, pare che il destino sia tutto dalla parte degli automi. Certo, alcuni compiti non potranno mai essere soppiantati, come l’inseguimento e la cattura dei malviventi ma nei laboratori della Darpa si sta lavorando anche su questo.