Sette mesi di programmazione dichiarati, 6 mesi circa di test in fase beta. E’ ora ufficialmente partito il progetto A9, ovvero l’avventura della nota Amazon nel mondo dei motori di ricerca. A9 non si propone come un classico motore in competizione con i grandi del settore (Google o Yahoo!) ma anzi intende percorrere la propria strada ad un altro livello, suggerendosi come un organizzatore di risorse e prelevando anzi dai motori e da altre fonti i dati organizzati.
Un filo diretto, ad esempio, è tracciabile proprio tra A9 e Google: le ricerche (testo e immagini) lanciate sul motore Amazon offrono risultati prelevati direttamente da Google, e nella parte alta della paginata risultante sono visibili link sponsorizzati direttamente ricavati dal sistema AdSense. L’accordo originale deriva dall’Aprile 2003, quando la stretta di mano tra i due gruppi venne battezzata con larghi favori da Omid Kordestani, vicepresidente delle vendite internazionali Google, e Owen Van Natta, secondo di Jeff Bezos presso Amazon.com.
Il fatto che A9 proponga un approccio innovativo con l’organizzazione delle risorse è intuibile anche dal fatto che viene proposto un bookmark personale ospitato direttamente sui server Amazon. Su tali server è possibile memorizzare altresì i propri antecedenti percorsi di ricerca o i link effettuati, dati che permetteranno ad Amazon una mappatura utile ad affinare non solo i meccanismi del motore, ma anche la stessa restituzione personalizzata dei risultati.
Una delle piccole grandi novità introdotte è la possibilità di cercare quanto desiderato addirittura senza passare per la home page: all’url http://www.a9.com/ è infatti sufficiente aggiungere quanto ricercato (esempio: http://a9.com/webnews) per andare direttamente al risultato. Il rapporto con l’oggetto ancora una volta risulta ulteriormente velocizzato, un passaggio viene eliminato ed il controllo della ricerca compie un ulteriore passo verso una ulteriore e più globale semplificazione dell’interfaccia.