Mentre il patto tra Microsoft e Yahoo ancora è sotto monitoraggio per valutarne ogni dettaglio prima di concederne l’autorizzazione, il mercato rimane congelato a quella che era la situazione prima della stretta di mano tra Steve Ballmer e Carol Bartz. Il paradosso è quello per cui mentre le valutazioni antitrust si protraggono nel tempo, chi lotta contro un mercato con troppi pochi attori si trova a dover sollecitare le autorità affinché i controlli siano brevi e le autorizzazioni rapide.
Una lettera particolarmente incisiva giunge a tal proposito dalla American Association of Advertising Agencies (AAAA), gruppo di grande importanza nel settore grazie a clienti di primo piano ed affiliati di assoluta rilevanza, la quale ha chiesto esplicitamente al Department of Justice (DoJ) di velocizzare le procedure al fine di consegnare al mercato un nuovo attore in grado di offrire benefici ai publisher. Tra le righe è evidente il cenno a Google, attuale dominatore della pubblicità online, a cui solo Microhoo potrà in qualche modo fare da contraltare nel breve periodo.
Recita la lettera firmata dal presidente Nancy Hill: «l’advertising alimenta il potere di Internet. La maggior parte dei siti web dipende dalla pubblicità per poter sopravvivere – è ciò che permette loro di offrire contenuti e servizi gratuiti. Una forma molto importante di pubblicità online è il search advertising – i link sponsorizzati che appaiono quando si formula una query sul motore di ricerca. Un mercato sano e competitivo per la ricerca e il search advertising è cruciale per il futuro di Internet». La lettera non nomina mai Google, ma l’ombra di Mountain View permea da ogni parola: «crediamo che la proposta di Yahoo e Microsoft di combinare le loro tecnologie e le piattaforme di ricerca siano cosa buona per gli inserzionisti, per le agenzie dei servizi di marketing, per gli editori e per i consumatori. Questi benefici sono troppo importanti per poter attendere. Come membri leader dell’industria dell’advertising e dei servizi di marketing, chiediamo con urgenza al Department of Justice di portare l’esame dell’antitrust rapidamente e a conclusione. Questa proposta aumenta la competizione e dovrebbe essere autorizzata per poter essere avviata il prima possibile.
Tra le firme in calce compare anche quella di Martin Sorrell, amministratore delegato WPP, il quale poche ore più tardi, in occasione della Venice Session, ha fatto invece espliciti riferimenti a Google esprimendo tutto l’apprezzamento per il lavoro svolto in passato, ma lasciando intendere i timori per il ruolo eccessivamente centrale ormai raggiunto dal gruppo di Mountain View.
I lunghi tempi prima dell’approvazione di Microhoo erano prevedibili: così come il DoJ ha bocciato l’approccio a Yahoo da parte di Google, allo stesso modo si son rese necessarie opportune precauzioni quando la stessa iniziativa è stata intrapresa con il lungo corteggiamento Microsoft. Yahoo, raccolto con favore l’appoggio della AAAA, ha commentato la lettera ritenendo plausibile una conclusione delle verifiche entro i primi mesi del 2010.