E’ in edicola il nuovo numero de L’Espresso. A pagina 195 c’è un articolo intitolato “Abbasso Internet“: trattasi di una intervista di Enrico Pedemonte a Lee Siegel. Segue una scansione dell’articolo, anche se per scrupolo ne oscuro alcune parti (e ne evidenzio altre) visto che il pezzo è appena stato pubblicato e online non se ne vede ancora traccia.
Val la pena leggerlo per intero direi. Anche perchè le argomentazioni sono approfondite e la teoria di Siegel è molto più articolata di quanto non appaia in questo abstract. Le conclusioni comunque sono queste. Ognuno può farsene un’idea.
Una frase, soprattutto, la estrapolo dall’immagine e voglio riportarla qui affinchè i motori di ricerca la vedano e ne tengano traccia. Perchè queste sono le parole di Siegel:
Quando sei su Internet clicchi sollecitato dai tuoi impulsi, senza inibizioni. Nessuno sa chi sei né dove sei. Sei solo, tu e le tue dita. Come si fa a non collegare queste dita che cliccano sulla tastiera con le dita che negli Stati Uniti sempre più spesso vengono usate per ammazzare senza ragione? Io credo che le stragi di massa cui assistiamo abbiano a che fare con l’isolamento e l’alienazione della gente