Il movimento del corpo che produce energia grazie a vestiti smart creati sfruttando le comuni stampanti in 3D: è questo l’obiettivo della nuova tecnologia sviluppata da una squadra di ricercatori cinesi della Tsinghua University. La tecnologia utilizza fibre elettroniche flessibili depositate direttamente sui vestiti, grazie all’utilizzo della Stampa 3D. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Matter. I ricercatori hanno creato due tipi differenti di inchiostro: applicati a una comune stampante 3D rendono “elettronica” qualsiasi stoffa.
Il primo dei due inchiostri prevede una soluzione di nanotubi di carbonio: con questa si realizza il cuore conduttivo delle fibre. Il secondo è fatto di seta e forma una guaina che isola. Il collegamento dei due inchiostri a un ugello coassiale, che viene fissato a una stampante 3D, ha permesso ai ricercatori di stampare questi vestiti smart. In particolare le scritte sono in lingua cinese e recitano “stampa”, un piccione e “silk”, cioè seta. Ecco cosa ha dichiarato Yingying Zhang, che ha guidato i ricercatori nello sviluppo d questa nuova tecnologia:
Il nostro obiettivo nel lungo periodo è quello di disegnare elettronica e materiali ibridi indossabili, flessibili e dotati di proprietà inedite, sviluppando allo stesso tempo nuove tecniche per la produzione di sistemi indossabili intelligenti con funzioni integrate, come l’attuazione, la rilevazione e la comunicazione.
Di certo non è la prima volta che una ricerca mette a punto una particolare tecnologia per rendere i vestiti intelligenti. Già i ricercatori dell’Università del Maryland e della Xiamen University hanno creato degli abiti in grado di “sentire” la pelle. Sono in grado di comprendere le stoffe costituite da una particolare struttura: in questo modo quando si ha caldo le fibre sono in grado di addensarsi, facendo circolare meglio l’aria. Quando invece le temperature si abbassano sono in grado di espandersi, permettendo di sentire meno freddo.