Secondo uno studio recente di AICA-Bocconi, le PMI italiane fronteggiano una perdita media annua che si aggira intorno ai 16 miliardi di euro. Tra le cause principali di un tale disastro economico vi sarebbe un uso aziendale scorretto del computer e delle applicazioni informatiche.
In altre parole, ad essere al centro del mirino degli analisti sono i dipendenti “incompetenti” delle piccole e medie imprese italiane, che troppo spesso fanno a pugni con mouse e tastiera.
Per rimediare, occorre che le aziende si convincano della necessità della formazione. A tale scopo, qualche tempo fa, è stato siglato un accordo tra AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e per il Calcolo Automatico) e FAPI (Fondo Paritetico Interprofessionale per la Formazione Continua nelle PMI).
Ovvero, ci saranno più fondi per PMI italiane che promuovono la formazione continua del personale in azienda.
Perciò, se siete dipendenti delle PMI, aspettatevi di venire presto reclutati per il conseguimento di titoli quali ECDL o EUCIP. Non sarà tanto un regalo per voi, quanto uno stimolo di crescita per l’economia italiana.