Microsoft ha sempre sostenuto che Android non è un sistema operativo open source, ma include diversi brevetti per i quali è necessario pagare le corrispondenti royalty. L’azienda ha già sottoscritto un accordo con HTC, dalla quale riceve 5 dollari per ogni smartphone venduto, e più recentemente anche con Itronix, Velocity Micro e Onkyo.
L’ultimo accordo di licenza, in ordine di tempo, è stato sottoscritto con Wistron Corporation, ma questa volta il target delle richieste economiche di Microsoft è rappresentato anche da Chrome OS.
Non sono noti i dettagli finanziari, ma è certo che Wistron dovrà versare una somma di denaro per ogni dispositivo (tablet, smartphone, computer e lettori di eBook) realizzato per conto di altre aziende e basato su Android e Chrome OS. È la prima volta quindi che il sistema operativo installato sui Chromebook finisce nel mirino di Microsoft e ciò potrebbe avere conseguenze sulla diffusione del software di Google.
L’azienda di Redmond è riuscita finora ad incassare diversi milioni di dollari senza nessuna fatica, più di quelli guadagnati dalla vendita dei terminali Windows Phone. Anche Motorola e Barnes&Noble sono nella lista dei “cattivi”, ma hanno rifiutato la richiesta di accordo, per cui sono state portate in tribunale.
Microsoft proverà ad ottenere gli stessi risultati con Acer, ASUS e Samsung, anche se si tratta di tre big del settore che hanno le risorse economiche per affrontare una eventuale causa giudiziaria.