Ecco finalmente una buona notizia sul tema delle NGN. Sino ad ora, come sapete, abbiamo avuto molti litigi e pochi risultati sul futuro delle reti in fibra ottiche italiane. Ma da oggi un considerevole passo avanti è stato compiuto e le NGN possono considerarsi più vicine.
È stato infatti siglata un’intesa tra Telecom Italia, Vodafone, Wind e Fastweb sulla creazione di una società della rete aperta anche a nuovi soggetti, che avrà il compito di sviluppare il progetto NGN.
Attenzione però, questa società avrà il compito specifico di porre le fondamenta delle NGN, non di più. L’accordo infatti prevede la condivisione delle infrastrutture passive (e quindi cavidotti, canaline, scavi…), ma non la fibra e i suoi apparati.
Cosa significa? Significa che non ci sarà uan rete sola e che i provider dovranno o utilizzare fibra propria o utilizzare quella di Telecom Italia. Va detto che i costi e le modalità d’accesso alla fibra sono già allo studio presso un tavolo tecnico.
Tutti comunque contenti, perché questo accordo viene salutato come un modo per velocizzare il processo di realizzazione delle NGN.
Un modello di società di rete realizzato in questo modo, permette inoltre l’avvicinamento di finanziatori e nuovi soci.
Ma se anche le basi sono comuni, le reti e le offerte saranno separate e c’è da chiedersi a questo punto, se tutti gli operatori sapranno realizzare velocemente una loro infrastruttura per offrire connettività a banda larghissima, o ci troveremo come ora con Telecom presente ovunque e gli altri ad affittare la sua rete?