Per Microsoft si profila l’ennesima battaglia contro possibili pratiche anticoncorrenziali nuovamente poste in essere. Dopo l’indebito utilizzo del proprio player multimediale e l’indebito posizionamento di Internet Explorer, ora è il nuovo Silverlight ad essere oggetto di critica.
A far scattare le ostilità è stata Mozilla, casa sviluppatrice del browser principale avversario di Internet Explorer, ove si sostiene che la creazione di Silverlight (l’alternativa di Redmond al Flash di Adobe) potrebbe facilmente creare una nuova situazione di monopolio andando a discapito del libero sviluppo delle applicazioni multimediali per il web. Sempre secondo Mozilla, Silverlight sarebbe la risposta di Microsoft alla continua crescita di Firefox e alle quote che questultimo avrebbe grattato via dal monopolio di Redmond, un nuovo standard proprietario da imporre in virtù della posizione di Internet Explorer e con il quale (una volta stabilito il dominio) promuovere di ritorno il proprio browser.
La tesi di Mozilla è che una minor scelta per gli sviluppatori equivale a quello che in altri mercati è il monopolio: «è sicuramente più facile fare soldi quando hai più controllo. Può essere buono per una compagnia, ma non per il web» sono parole di Mike Shaver, direttore della sezione sviluppo di Mozilla a PcPro: «il modo migliore per migliorare le prestazioni delle web application non è abbandonare il web, ma migliorarlo e svilupparlo».
Secondo Mozilla, dunque, piattaforme come Silverlight (ma anche l’Apollo di Adobe) sarebbero solamente dei motivi di dispersione delle energie per la comunità di sviluppatori, tutto il contrario degli standard aperti con i quali ognuno può interagire direttamente: «se non ti piace il modo in cui Silverlight lavora devi convincere Microsoft che il tuo caso è importante».
Tuttavia, nonostante le differenze ideologiche, il team Mozilla dichiara che continuerà a collaborare con i suoi rivali commerciali, sostenendo di non essere interessato a storie di corporazioni, ma unicamente alle attività.